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Edilizia. Milano estende i criteri ambientali minimi anche ai servizi pubblici gestiti da privati

where Milano when Ven, 12/07/2024 who roberto

La sperimentazione sui servizi di interesse pubblico sarà un banco di prova per poi estendere la misura a tutta l’edilizia privata

Il comune di Milano, nell’ambito criteri-ambientali-minimi.jpgdel piano aria clima, ha deciso di estendere l’applicazione dei cam, i criteri ambientali minimi, già obbligatori per l’edilizia pubblica, anche nell’ambito dei servizi privati di interesse pubblico o generale, come ad esempio la costruzione di scuole o asili privati. L’obiettivo è "ridurre il più possibile l’impatto ambientale" e migliorare le prestazioni del patrimonio edilizio. La delibera, che è stata approvata dalla giunta e dovrà ora passare all’esame del Consiglio comunale anticipa in via sperimentale un provvedimento analogo che riguarderà tutta l’edilizia privata".
 
Un punteggio per ridurre i costi
A seconda delle misure – leggiamo su Il Giorno - viene assegnato una sorta di punteggio che, con varie modulazioni, consente di ridurre i costi di costruzione. Una disposizione in attuazione del piano Aria Clima e utile, quindi, anche alla rimodulazione dei costi di costruzione dovuti dagli operatori. "Un significativo passo avanti nella direzione della qualità ambientale in ambito edilizio compiuto dal Comune di Milano – sottolinea l’assessore alla Rigenerazione urbana, Giancarlo Tancredi – che muove dall’obiettivo di una città con nuovi standard ambientali".
 
Che cosa sono i cam
I criteri ambientali minimi sono requisiti volti a individuare la migliore soluzione progettuale e il miglior prodotto sotto il profilo ambientale, prendendo in considerazione elementi come la riduzione dell’effetto "isola di calore estiva", il risparmio idrico, il benessere termico alle emissioni, per arrivare alla demolizione selettiva con recupero e riciclo. L’applicazione di ogni cam consentirà una riduzione del contributo di costruzione dovuto: fino a un massimo del 50% per gli interventi di interesse pubblico o generale, e fino al 60% nel caso di servizi privati convenzionati per l’infanzia (fascia 0-3 anni).

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cam