Efficienza energetica: così i negozi possono ridurre i costi. Il “retail” vale il 28% degli edifici non residenziali
L’efficienza energetica nella vendita al dettaglio riveste un’importanza fondamentale sia per la conseguente riduzione dei consumi, che comporta benefici in termini di risparmio economico e di emissioni CO2 evitate, sia perché può rappresentare un modello per i clienti dei punti vendita, stimolando comportamenti virtuosi e sostenibili
Con 950.000 punti vendita (tanto vale il settore in Italia) il retail corrisponde a circa il 28% degli edifici non residenziali, il 25% dei quali destinato specificatamente al settore alimentare con un consumo elettrico complessivo pari al 7,5% di quello nazionale. Analizzando questi dati, si evince la centralità del problema legato ai costi energetici, in quanto un ampio assortimento di prodotti e di cibi sempre freschi e un ambiente commerciale accattivante e confortevole incarnano i requisiti principali per il funzionamento dei moderni esercizi commerciali e ciò necessita di un forte consumo di energia.
Le grandi società di distribuzione hanno fatto da aprifila nell’adozione delle politiche di efficientamento energetico, portando a termine interventi su edifici pilota che potessero poi essere estesi al resto della rete distributiva. Ad esempio Mediamarket, ovvero uno dei principali player nel settore della distribuzione di prodotti elettronici, ha pianificato una riduzione dei propri consumi energetici del 15% entro il 2020, rispetto ai valori del 2011, con l’obiettivo di ridurre il consumo specifico per m2 di area di vendita da 280 kWh a 238 kWh.
Anche nella grande distribuzione del settore alimentare i costi energetici sono rilevanti: basti pensare che la percentuale del fatturato destinata ai vettori energetici oscilla tra l’1,5% e il 3%, valore significativo soprattutto se si considera che la spesa energetica, nella gestione caratteristica, rappresenta la seconda voce di costo subito dopo quella relativa al personale.
Gli interventi principali hanno riguardato dapprima l’installazione di pannelli fotovoltaici, sulla scia delle opportunità offerte dai conti energia, e in seguito azioni destinate alla riduzione delle tre voci di costo principali della bolletta elettrica: catena del freddo, illuminazione e condizionamento, che insieme pesano per i due terzi del consumo totale. L’adozione di tecnologie quali sistemi di illuminazione a led, sistemi di chiusura dei banchi frigo, pompe di calore e motori elettrici ad alta efficienza con inverter ha, da un lato, comportato una riduzione fino al 30-35% dei consumi con ritorni degli investimenti dell’ordine dei 3-4 anni, dall’altro consentito ritorni d’immagine verso la propria clientela in termini di sostenibilità ambientale, in un’ottica di rinnovamento dei punti vendita.
Nel settore alimentare le applicazioni di tecnologie afferenti ai Building Automation Systems possono risultare estremamente interessanti e vantaggiose. Un esempio è rappresentato dal controllo e dalla gestione dei sistemi di refrigerazione mediante dispositivi hardware che monitorano alcune variabili, come la situazione meteo, il volume totale dello spazio di congelamento e di refrigerazione e la temperatura del bulbo umido al fine di variare automaticamente la regolazione dei compressori nel caso in cui il sistema rilevi anomalie rispetto a parametri di set-point prefissati. L’applicazione ad un punto vendita di 2500 m2, con consumi annui di circa 1800 MWh, ascrivibili per il 50% alla refrigerazione, a fronte di un modesto investimento pari a 25.000 €, consente una riduzione dei consumi del 5% con un Tempo di Pay Back inferiore ad 1,5 anni.
Il più grande progetto di efficientamento all’interno della distribuzione organizzata è stato realizzato all’inizio di quest’anno da Conad del Tirreno, UniCredit, Arpinge e Officinae Verdi, con l’obiettivo di ottenere un risparmio energetico del 35% per singolo punto vendita. La suddetta operazione, il cui costo ammonta a 33 milioni di euro, è stata realizzata interamente in project financing e rappresenta tuttora il primo esempio in Italia di riqualificazione energetica nella Grande Distribuzione.
Si ringrazia efficiencycloud per la collaborazione