Qui Emilia-Romagna. Dalla Regione soldi per chi sostituisce caldaie e stufe a legna
Grazie ad altri 19 milioni sarà possibile sostituire i vecchi impianti con dispositivi di ultima generazione per i cittadini delle zone incluse nel piano della qualità dell’aria regionale. Contributi a esaurimento: varrà l’ordine cronologico di presentazione della domanda
Riapre il bando per accedere ai contributi stanziati dalla Regione Emilia-Romagna per chi intende rottamare un generatore di calore a biomassa legnosa e, contestualmente, acquistare e installarne uno nuovo a 5 stelle o una pompa di calore. L’obiettivo della misura è incentivare le famiglie a migliorare l’efficienza energetica degli impianti e a ridurre l’inquinamento atmosferico, in linea con una delle misure previste dal piano aria integrato regionale (Pair).
Dopo il successo dei due bandi per la sostituzione di caldaie a biomasse con dispositivi di ultima generazione che aveva portato all’anticipata chiusura per esaurimento delle risorse, la Regione può procedere alla riapertura grazie a un finanziamento di 19 milioni di euro.
Questo nuovo bando vuole affiancare i cittadini nella sostituzione degli impianti inquinanti - il nuovo piano aria prevede l’obbligo di installazione di impianti a biomassa per riscaldamento domestico con almeno a 5 stelle – ed è coerente anche con gli obiettivi e gli indirizzi del piano energetico regionale.
Il contributo regionale verrà erogato a “sportello”, pertanto i contributi saranno assegnati fino a esaurimento dei fondi disponibili ai richiedenti in possesso dei requisiti secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande, ovvero sino al 31 dicembre 2024.
Destinatari e contributi
Il provvedimento è rivolto ai cittadini residenti nei comuni delle zone di pianura dell’Emilia-Romagna già assegnatari, a decorrere dal 1° gennaio 2023, del contributo Conto termico, il fondo per incentivare la produzione di energia termica e per sostenere gli interventi mirati al miglioramento dell’efficienza energetica di edifici e abitazioni da parte del Gse (Gestore servizi energetici).
I fondi sono destinati al ricambio di impianti di riscaldamento alimentati a biomassa legnosa - camino aperto, stufa a legna o a pellet, caldaia a legna o a pellet - di potenza inferiore o uguale a 35 kW e con classificazione emissiva fino a 4 stelle con nuovi generatori a 5 stelle o pompe di calore.
Il contributo regionale sarà concesso a fondo perduto a integrazione del contributo riconosciuto dal Conto termico (Gse) per lo stesso intervento. Gli importi massimi di contributo varieranno in funzione delle tipologie di impianto installato, e precisamente: caldaia a legna fino a 8mila euro; caldaia a pellet fino a 7mila euro; pompe di calore fino a 6mila euro; termocamini termostufe termocucine (queste ultime ammesse esclusivamente se generatori di calore collegati tramite scambiatori all’impianto di riscaldamento a radiatori o a pavimento) fino a 5mila euro; inserto camino a legna fino a 4mila euro; inserto camino a pellet fino a 4mila euro; stufa a legna fino a 3mila euro; stufa a pellet fino a 3mila euro.