La fine del Superbonus. Ambientalisti e sindacati: così si ammazza l’unica politica per l’efficienza energetica
Legambiente, WWF, Kyoto Club, AzzeroCO2, Fillea Cgil Roma e Lazio, Forum Disuguaglianze e Diversità e InsulaNet in piazza davanti al Ministero dell’Economia e delle Finanze contro lo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura
“Così si ammazza l’unica politica per l’efficienza energetica e la riqualificazione del patrimonio edilizio. Il Governo torni indietro, consentendo soprattutto alle famiglie in difficoltà e a quelle con redditi medi e bassi un vero accesso a questi strumenti, eliminando dai sistemi incentivanti tutte le tecnologie a fonti fossili”. Ambientalisti e sindacati erano in piazza, davanti al Ministero dell’Economia e delle Finanze, per celebrare il Requiem per il Superbonus e ribadire il grave errore che il Governo Meloni sta commettendo.
C’erano Legambiente, WWF Italia, Kyoto Club, AzzeroCO2, Fillea Cgil Roma e Lazio, Forum Disuguaglianze e Diversità, InsulaNet e altre associazioni ad esprimere il proprio dissenso allo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura e per ribadire che, mentre si affossano le politiche di efficienza energetica, sul superbonus si stanno raccontando diverse fake news. Per le associazioni la decisione adottata dal Governo è sbagliata ed è inaccettabile cancellare in questo modo l’unica politica per l’efficienza energetica e la riqualificazione del patrimonio edilizio, pubblico e privato. Per questo auspicano un passo indietro a tutela del lavoro di qualità, dell’ambiente, dei meno ricchi e ribadiscono l’urgenza di avviare una vera e propria revisione dei sistemi incentivanti; consentendo soprattutto alle famiglie in difficoltà un accesso garantito a questi strumenti a costo zero, differenziando percentuali e mantenendo la cessione del credito e lo sconto in fattura per chi non ha capacità di anticipo ed eliminando dai sistemi incentivanti tutte le tecnologie a fonti fossili, come le caldaie a gas, oltre a spingere, nelle nuove costruzioni e nelle ristrutturazioni, l’utilizzo di materiali innovativi e sostenibili.
Basta fake news
Non è raccontando che l’unica politica strategica in tema di edilizia è costata 2.000 euro a persona che si può alimentare un dibattito su un tema così centrale - dicono -. Ormai sono diversi gli studi che raccontano i benefici del Superbonus. Secondo i numeri elaborati dal Consiglio nazionale dei commercialisti, 45 miliardi di extra gettito nel 2022, contribuendo ad un terzo del PIL italiano, 250mila posti di lavoro, 2 miliardi di metri cubi di gas risparmiati l’anno contro gli appena 700milioni di metri cubi risparmiati una tantum attraverso le centrali a carbone con il loro carico inquinante. Risparmi pari a circa 29 miliardi di euro, e per chi ha beneficiato del 110% il risparmio medio tra i 500 e 964 euro all'anno. In Italia, ci sono oltre 14milioni di abitazioni residenziali, di cui solo il 12,8% è considerato da Istat patrimonio storico. Di questi 9,7 milioni di edifici sono nelle classi energetiche E, F o G. Ovvero il 75% del patrimonio edilizio residenziale su cui sarebbe necessario e urgente intervenire, non solo per contribuire in modo importante alla lotta contro l’emergenza climatica, ma anche per aiutare a vivere meglio le famiglie, creare nuovi posti di lavoro e portare innovazione.