Fire: efficienza, riqualificazione degli edifici e processi industriali, il ruolo degli Epc
La Federazione per il risparmio energetico ne ha parlato a Bologna in un convegno dedicato al tema
L’efficienza è un sistema complesso: proprio per questo non è facile realizzarla. Puntare su una soluzione che possa essere gestita nel tempo permette di superare questa barriera, portando benefici non indifferenti: l'Epc (energy performance contracting) interviene proprio in questa direzione. È quanto emerge dal convegno annuale del Fire chiuso a Bologna e dedicato a questo genere di contratti per la riqualificazione energetica degli edifici e dei processi industriali.
Ma di cosa si tratta, esattamente? L'Epc è uno degli strumenti più interessanti per realizzare interventi di efficienza energetica nel settore pubblico e privato. Si tratta di riqualificare edifici e impianti attraverso un contratto di servizio energetico con contratto a garanzia dei risultati e canone collegato al livello di prestazione energetica raggiunta.
Oltre a consentire di realizzare interventi complessi presso consumatori senza competenze tecniche, come famiglie e Pmi, l’Epc favorisce il finanziamento tramite terzi, ossia la possibilità di ripagare l’impianto attraverso il canone di servizio.
“La spinta promossa dalla direttiva sull’efficienza energetica, la diffusione di Esco certificate secondo la norma Uni Cei 11352 e la comprensione del meccanismo da parte delle banche e dei fondi di investimento sta creando le condizioni per una maggiore diffusione dell’Epc”, spiega Dario Di Santo, direttore Fire, Federazione italiana per l'uso razionale dell'energia.
“Ciò consentirà di accelerare la riqualificazione di edifici e impianti industriali - aggiunge Di Santo - , purché si promuova una maggiore informazione sul tema e si sviluppino gli strumenti necessari: diagnosi energetiche, contrattualistica, protocolli di misura e verifica dei risparmi energetici”.