Firmato accordo tra Enea e General Electric per iniziative di efficienza nella siderurgia
L’obiettivo è di poter verificare se sia possibile esportare anche in altri comparti le tecniche di recupero di calore (waste heat recovery) già ora utilizzate con il settore del gas naturale liquefatto
Enea e General Electric Italia hanno firmato un accordo di collaborazione per promuovere iniziative nel settore dell'energia e dell'efficienza energetica, che sperano di poter concretizzare già entro un anno, per poi applicarle soprattutto alla siderurgia, se il governo concederà degli incentivi. L'intesa è stata presentata alla stampa da Giovanni Lelli, commissario dell'ex Ente nazionale per l'energia atomica e Sandro De Poli, presidente e Ad di Ge Italia le cui attività vanno dai motori alle applicazioni mediche.
“In Italia l'alto costo dell'energia - più alto del 30%-35% rispetto ad altri paesi, ha detto De Poli - è uno dei fattori che minano la competitività della siderurgia. E l'obiettivo della collaborazione, ha spiegato Lelli, è quello di giungere a un "miglior utilizzo dell'energia consumata nei processi industriali, per sviluppare progetti che abbiano un mercato”.
Ge, con la collaborazione dei ricercatori di Enea, vuole verificare se sia possibile esportare anche in altri comparti le tecniche di recupero di calore (waste heat recovery), che già ora utilizza con il settore del gas naturale liquefatto.
La multinazionale, ha detto Alessandro Coppola, direttore delle relazioni istituzionali di Ge, conta di arrivare nell'arco di un anno alla fase dimostrativa dei progetti; tuttavia, ha sottolineato, resta necessazio un "supporto del governo" per estendere poi i risultati a settori industriali come quello dell'acciaio o del vetro.