Illuminazione, la Lombardia vara la legge sull’efficientamento energetico
Approvate dal Consiglio Regionale lombardo le misure di efficientamento energetico dei sistemi di illuminazioni esterna
Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato il PDL 257 “Misure di efficientamento energetico dei sistemi di illuminazioni esterna con finalità di risparmio energetico e conseguente riduzione dell'inquinamento luminoso”.
“L'intervento normativo sull'illuminazione pubblica - ha spiegato l'assessore regionale all'Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi - si inquadra nel contesto più ampio del Programma Energetico Ambientale Regionale (Pear), approvato a giugno 2015 con il principale obiettivo guida: la riduzione dei consumi energetici da fonte fossile”.
“Regione Lombardia - ha proseguito Terzi - ha adottato il Pear programmando una riduzione dei consumi tra l'8 e il 12 % e un aumento dell'utilizzo di fonti rinnovabili, che consentirà di superare gli obiettivi europei imposti dal cosiddetto “Burden sharing”. Sulla base di queste considerazioni, legate agli sviluppi di nuove tecnologie, stiamo intervenendo in numerosi campi fra cui oggi ci occuperemo di illuminazione esterna”. “Questo - ha sottolineato ancora l'assessore - è il primo atto attuativo del Pear, che vede il Consiglio investito a esprimersi per approvare una norma che migliorerà lo stile di vita dei cittadini, dando ai Comuni la possibilità di ottenere vantaggi dalla tecnologia: parliamo della nuova legge sui sistemi di illuminazione, che a me piace chiamare nuova Legge luce”.
Ampia concertazione - “Come abitualmente facciamo - ha chiosato Terzi - la proposta della PdL 257 è stata predisposta con ampia concertazione tra i vari portatori di interesse, attraverso l'istituzione di un tavolo dedicato. Fra i vari interlocutori mi preme ricordare e ringraziare Anci Lombardia, Legambiente, Wwf, le associazioni di categoria dei produttori e progettisti dell'illuminazione e dei fornitori di servizi, degli ordini professionali, e di altri Enti e Associazioni interessati a vario titolo al tema (Cielo Buio, Enea, Light-is, Arpa Lombardia). Tale processo di condivisione ha permesso di arrivare a un Pdl che consente di non trascurare alcuno degli interessi dei vari stakeholders, di ascoltarne le istanze e di mantenere i livelli di tutela già assicurati per l'ambiente e i cittadini. Un lavoro che ha permesso di arrivare in Commissione con una piena condivisione dei temi e dei contenuti della PdL”.
Voce di costo consistente - “Oggi, con alcuni piccoli ritocchi proposti in Commissione con l'approvazione della Legge Luce - prosegue Terzi - potremo finalmente dare consistenza anche economica alle politiche energetiche regionali con un primo bando sull'Illuminazione pubblica dei Comuni, che rappresenta una voce di costo consistente a carico del Bilancio delle Amministrazioni comunali, rappresentando in media il 60 per cento dei consumi elettrici, e una voce di spesa consistente per i Bilanci comunali (2-3 per cento, con punte del 7-10 per i piccoli comuni con un territorio esteso)”.
Il bando - “Grazie alle tecnologie e alle modalità gestionali che si vogliono promuovere con il nuovo bando (monitoraggio ambientale, gestione delle piazzole dei rifiuti, delle flotte comunali, connessioni WiFi, videosorveglianza, gestione dei messaggi per le emergenze, unione di Comuni e Comunità Montane) - ha spiegato l'assessore - le nostre città e paesi diventeranno veramente 'smart', unendo risparmio energetico e servizi intelligenti". "In questo modo - conclude quindi Terzi - si potranno sviluppare opportunità di risparmio energetico e di miglioramento gestionale e tecnologico veramente importanti per le risorse comunali ormai ridotte al lumicino”.
Dal PD un progetto per l’acquisto di impianti dai comuni - Un sostegno della Regione ai Comuni per acquisire gli impianti di illuminazione non di proprietà: è quanto chiedeva l'ordine del giorno del Gruppo regionale del Pd presentato in Consiglio regionale e per il momento accantonato dalla Giunta.
“Il progetto di legge si prefigge importanti obiettivi di contenimento dell'inquinamento luminoso e di risparmio energetico, con conseguente risparmio economico - ha spiegato Massimo D'Avolio, consigliere regionale del Pd, illustrando l'ordine del giorno -. In molti Comuni lombardi i punti luce sono di proprietà di soggetti terzi e quindi l'amministrazione comunale è nella condizione di dover predisporre programmi per l'acquisizione degli impianti non di sua proprietà, proprio in un momento in cui gli enti locali vivono una situazione di difficoltà economica e finanziaria”.