L’italiana Prima Vera partecipa alla gara per efficientare gli ospedali israeliani
Joint venture di efficienza energetica con il gruppo Tadiran. Costituita una società per partecipare alla gara internazionale per la gestione dell’energia di 11 ospedali governativi israeliani. Un contratto di 17 anni del valore di 680milioni di euro.
Prima Vera SpA, azienda italiana leader nei servizi di global service, e Tadiran Group, società quotata alla Borsa di Tel Aviv, hanno costituito una joint venture per partecipare alla gara
internazionale per la gestione e l’efficientamento energetico di undici ospedali governativi nello Stato d’Israele. Prima Vera, unica azienda italiana a essere stata invitata alla gara, e Tadiran si confronteranno con altri 3 raggruppamenti internazionali per aggiudicarsi un contratto da circa 680 milioni di euro distribuiti nell’arco di 17 anni. L’obiettivo del tender avviato dal Ministero della sanità del Governo israeliano è di tagliare i consumi energetici delle proprie strutture sanitarie.
“Tadiran ci ha scelti come partner tecnologici, per le nostre competenze e l’elevato livello di specializzazione nell’ottimizzazione del fabbisogno energetico”, spiega Domenico Catanese, presidente di Prima Vera SpA.
“Il cuore della soluzione che utilizzeremo, prosegue il Presidente di Prima Vera SpA, nasce all’interno del nostro centro di ricerca e sviluppo e si basa su un modello di calcolo predittivo dei consumi”.
Per Prima Vera SpA, la joint venture con Tadiran segna anche il primo passo del processo d’internazionalizzazione dell’azienda. “La prossima tappa - conclude Domenico Catanese - sarà nel mercato russo e nella seconda metà dell’anno punteremo al mercato nord americano, per l’efficientamento energetico, guardando non solo alla sanità, ma anche alle grandi catene alberghiere”.
Prima Vera SpA è una società di Global Service, nata per iniziativa privata nel 2002 è una realtà di primo piano tra le società operanti nel campo dell’energia e del biomedicale. Oltre 300 persone che operano su tutto il territorio nazionale e un giro d’affari che nel 2013 ha sfiorato i 100 milioni di euro.