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​Lombardia: sempre più “verde”sui tetti di edifici pubblici, ospedali, fabbriche e case

where Milano when Lun, 16/12/2013 who michele

Per i tetti lombardi estensivi bene timo, garofani, rosmarino. All’Expo 1867 di Parigi il primo progetto di tetto con giardino pensile. Un convegno a Milano sul progetto Tevel

Fabbriche, scuole, ospedali, palazzi delle istituzioni, centri commerciali, biblioteche e case private: sono sempre più numerosi gli edifici in Lombardia ed in Italia sul cui tetto è possibile vedere realizzato un “green roof”, cioè una copertura a verde con alberi, cespugli, piante aromatiche, erbacee e fiori. Una tendenza diffusa soprattutto nel Nord Europa e che venne codificata per la prima volta circa 150 anni fa: risale infatti all’Expo di Parigi del 1867 la prima brochure di presentazione di un sistema per giardini pensili ideato dal “mastro muratore” Carl Rabitz di Berlino.
Molti i vantaggi: migliore microclima, diminuzione dell’acqua piovana che defluisce verso i sistemi di raccolta e smaltimento, temperature dell’aria più miti (grazie al processo di evapotraspirazione delle piante), riduzione dei consumi energetici in estate (fino al 25%) e conseguente indiretta riduzione dei livelli delle emissioni di CO2, minor inquinamento acustico, protezione contro gli sbalzi termici (i materiali di tenuta durano in media dal doppio al triplo) e assorbimento delle polveri sottili. Ma bisogna saper scegliere il “verde” adeguato.
Tra le specie vegetali più adatte ai tetti della Lombardia, tra coltivazioni estensive e intensive, ci sono borracina, garofani, timo, rosmarino, santolina, potentilla. Da evitare invece: glicine, edera, betulla, salice, pioppo, piante palustri e bambù.
Dei green roofs, degli aspetti tecnici ed estetici delle coperture a verde e dei loro effetti sul clima urbano, sui consumi energetici e sui flussi idrici, si è parlato la scorsa settimana in Camera di commercio di Milano, nel corso del convegno “Green roofs, obiettivi ambientali, energetici e paesaggistici”.
Il convegno è stato l’occasione per presentare i primi risultati delle attività del progetto Tevel, realizzato con il contributo della Camera di Commercio di Milano e della Fondazione Comunitaria del Varesotto. Il progetto sta studiando e sperimentando quali piante siano più adatte alla coltivazione sui tetti della Lombardia. Individuate finora una ventina di specie, tra autoctone e ornamentali.
 
 
 

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