Manovra, la Commissione Attività produttive chiede che il Superbonus sia prorogato al 2022
La presidente Martina Nardi ricorda anche la proroga di sei mesi per chi ha già sostenuto le spese dal 1° luglio 2022
“L'approvazione dell'emendamento per la proroga del Superbonus rappresenta un traguardo importantissimo. Siamo orgogliosi di aver dato seguito ad una misura imprescindibile per il superamento della crisi dovuta all'emergenza Covid.” Così Martina Nardi, presidente della commissione Attività produttive, commenta l'approvazione dell'emendamento che sancisce la proroga fino al 30 giugno 2022 del Superbonus con ulteriori 6 mesi di proroga per chi ha già sostenuto le spese dal 1 luglio 2022. “Inoltre – spiega Nardi – oltre a quanto più volte ricordato, sono state inserite ulteriori novità che superano le difficoltà registrate in questi primi mesi di sperimentazione. In particolare è stata inserita, fra gli interventi strutturali, la possibilità di richiedere la misura di agevolazione anche per gli ascensori come strumento fondamentale per l'abbattimento delle barriere architettoniche.”
“Fra i nodi risolti – ricorda Nardi – da oggi saranno sempre ricompresi nella misura i tetti in quanto rappresentano la maggior parte del patrimonio edilizio nazionale. Potrà essere sfruttato il bonus per i proprietari unici di più abitazioni all'interno dello stesso palazzo, prima esclusi dall'accesso alle detrazioni. Sono stati poi previsti contributi ai Comuni per rendere accessibili gli atti per velocizzare le pratiche per attivare la richiesta di bonus e infine sul tema della casa “funzionalmente indipendente” da oggi per poter accedere alla misura basterà soddisfare 3 requisiti su 4 (gas, elettricità, acqua, climatizzazione invernale).”
“Questo provvedimento – conclude Nardi – permetterà di incentivare gli investimenti per interventi di miglioramento edilizio, che aiuteranno da una parte il Paese a migliorare il livello di efficienza energetica e ambientale, dall'altro a sostenere un settore che conta migliaia di aziende e lavoratori che altrimenti non avrebbero potuto superare la crisi.