Obbligo di diagnosi energetica, Pucci (Enerqos): “Uno stimolo utile”
L'attuazione della Direttiva Europea 2012/27/UE obbliga grandi imprese e energivori a presentare entro il 5 dicembre 2015 la diagnosi dei consumi energetici
"Il provvedimento del Governo, pur lacunoso in alcune parti, rappresenta uno stimolo utile per le imprese italiane ancora piuttosto refrattarie agli interventi di riqualificazione energetica, prima di tutto per il timore di costi eccessivi”. Così il presidente di Enerqos Giorgio Pucci sull’obbligo di diagnosi energetica per le grandi imprese.
Entro il 5 dicembre 2015, le "grandi imprese" (quelle con oltre 250 dipendenti o oltre 50 milioni di euro di fatturato annuo o 43 milioni di euro di bilancio annuo) e gli energivori (ovvero le aziende a forte consumo di energia) dovranno effettuare la diagnosi energetica, oppure adottare sistemi di gestione conformi alle Norme ISO 50001.
Il Decreto Legislativo del 4 luglio 2014 n. 102 affida la realizzazione della Diagnosi, o Audit, alle ESCo (Energy Service Company) e agli EGE (Esperti in Gestione dell'Energia Certificati), prevedendo una sanzione amministrativa pecuniaria da 4 mila a 40mila euro nel caso di mancato adempimento. “Studi e ricerche - ha concluso Pucci - mostrano inequivocabilmente gli enormi vantaggi che le imprese avrebbero sul fronte del risparmio, visti i costi dell'energia in Italia, oltre alla riduzione dell'impatto ambientale".