È il Piemonte la regione più virtuosa dal punto di vista delle norme sull’efficienza
Emerge dalla mappa dell’Italia che utilizza l’energia in modo intelligente elaborata da Officinae Verdi, Energy-Financial System Integrator UniCredit – WWF
Il Piemonte è tra le regioni più virtuose, insieme a Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Trentino Alto Adige, Puglia ed Emilia-Romagna, per essersi dotate di leggi che rendono obbligatori interventi di efficienza energetica, uso di energia da fonti rinnovabili e certificazione energetica degli edifici. Lo rivela la mappa dell’Italia che utilizza l’energia in modo intelligente, elaborata da Officinae Verdi, Energy-Financial System Integrator UniCredit – WWF.
A livello nazionale, il Piemonte ha destinato ai temi dell’efficienza e delle rinnovabili 265 milioni di euro (più del 10% di 2,5 miliardi di euro di finanziamenti monitorati), l’Umbria 64 milioni di euro (il 9% di 674 milioni di euro) e il Trentino Alto Adige 47 milioni di euro (il 7% di 637 milioni di euro).
Lazio e Umbria hanno introdotto obblighi sull’uso dell’energia da fonti rinnovabili, ma non prevedono parametri di efficienza energetica, né controlli in caso di mancata certificazione energetica. Veneto,Toscana, Campania, Calabria e Marche hanno emanato Linee Guida per l’edilizia sostenibile, che devono essere adottate dai regolamenti comunali per entrare in vigore. Le altre Regioni si limitano a dare semplici indicazioni sullo sviluppo delle fonti rinnovabili (fonte Rapporto Efficienza Energetica Enea 2013).
“Quella dell’Italia a “energia pulita” - ha dichiarato Giovanni Tordi Amministratore Delegato di Officinae Verdi - è una mappa articolata e complessa, che è necessario monitorare perché ad oggi ammonta ancora a 4,4 Mtep/anno di energia primaria risparmiata il gap che separa l’Italia dall’obiettivo europeo del 20% di efficienza energetica al 2020 e l’impegno delle amministrazioni regionali è fondamentale nel dare seguito ai provvedimenti nazionali e cogliere l’opportunità di innovazione e sviluppo offerta dai fondi strutturali europei”. “Gli investimenti in energie rinnovabili ed efficienza energetica – ha aggiunto Tordi – possono far ripartire la nostra economia grazie ad un modello di sviluppo diffuso a basso impatto ambientale ma ad alto tasso di occupazione e innovazione tecnologica, con importanti possibilità di ricerca applicata: i soli interventi per la riqualificazione energetica degli edifici hanno mobilitato, al 2013, 19 miliardi di euro di investimenti e attivato tra diretto e indotto 280mila posti di lavoro (dati Servizio studi della Camera dei Deputati)” .