Riscaldamenti/2 – Oltre 1.100 euro la spesa a famiglia
Abbassando di un grado la temperatura di casa si risparmiano 100 euro; riducendo l’intensità del fuoco durante la cottura della pasta, invece, 12 euro. Le previsioni (e le dritte) di Facile.it
Con l’accensione dei termosifoni, Facile.it ha stimato che con le attuali tariffe del mercato libero, quest’anno gli italiani per riscaldare casa spenderanno, in media, 1.144 euro in bollette del gas. Per evitare bollette “bollenti”, il sito comparatore ha stilato un elenco di sette consigli per risparmiare. Eccoli.
1. Occhio ai gradi.
Innanzitutto, è bene ricordare che non serve ricreare in casa una temperatura sahariana; non solo è nociva per la salute, ma sarebbe anche uno spreco di gas… e di soldi. Ecco allora che abbassando di un solo grado il riscaldamento potremmo conseguire un risparmio in bolletta di circa 100 euro. Se invece decidiamo di ridurre le ore di accensione dei termosifoni, sappiate che bastano 60 minuti in meno al giorno per abbattere i costi di circa 36 euro in un anno.
2. Alcuni accorgimenti ai fornelli.
Sebbene la maggior parte dei consumi domestici di metano siano legati al riscaldamento, è bene fare attenzione anche al gas che usiamo per cucinare. Alcuni accorgimenti? Cuocere in una pentola a pressione al posto di quella tradizionale aiuta a ridurre il consumo di gas, mentre usare il coperchio durante la preparazione della pasta fa risparmiare qualche altro euro all’anno. Addirittura, il semplice gesto di abbassare l’intensità del fuoco dopo che l’acqua è arrivata a ebollizione ci consentirebbe di risparmiare fino al 25% del gas normalmente usato; calcolando la cottura di 200 grammi di pasta al giorno, con questo trucchetto una famiglia di due persone risparmierebbe 12 euro. Anche il microonde può essere un alleato per abbattere i consumi e può essere una valida alternativa ai fuochi, ad esempio, per scaldare un bicchiere di latte o una tazza di tè.
3. Bagno e doccia.
Anche qui, il primo consiglio è di evitare gli sprechi; far scorrere a vuoto l’acqua calda mentre ci si rade equivale non solo a sperperare questa preziosa risorsa, ma anche a consumare inutilmente gas. E se ormai tutti, o quasi, sono consapevoli che un bagno caldo consuma molto più di una doccia, pochi sanno che anche sotto il soffione si possono adottare accorgimenti per ridurre i consumi. Ad esempio, ridurre la durata della doccia da 7 minuti a 5 minuti consente di risparmiare quasi 30 centesimi di euro ogni volta; se si abbassa la temperatura dell’acqua di 3 gradi, invece, si possono tagliare i consumi di gas fino al 9%.
4. Bonus casa.
Il risparmio sui consumi energetici può essere notevole se si ha la possibilità di fare interventi strutturali sull’abitazione come il cappotto termico, l’isolamento del tetto o il cambio degli infissi. Una buona controsoffittatura, ad esempio, può far risparmiare fino al 20% di energia. Si tratta di lavori importanti i cui costi possono essere, almeno in parte, ammortizzati grazie ai Bonus casa (vedi la prima notizia in questa pagina, ndr).
5. Valvole termostatiche.
Le valvole termostatiche consentono di controllare la temperatura di ciascun termosifone. Possono quindi essere uno strumento utile per chi vuole regolare la temperatura di ciascun calorifero sulla base delle reali esigenze delle diverse stanze. Se, ad esempio, usiamo la camera da letto solo per dormire, non serve che lì i radiatori vadano a pieno regime tutto il giorno.
6. Dalla caldaia… al buon senso.
Il controllo periodico dei fumi è obbligatorio, ma la periodicità cambia a seconda del tipo di caldaia (si va dai 12 mesi ai 4 anni), in ogni caso il suggerimento è di fare una revisione almeno una volta all’anno in vista della stagione invernale. Un apparecchio non efficiente non solo è potenzialmente pericoloso per la sicurezza, ma rischia di farci pagare più del dovuto.
Come sempre, inoltre, non dimentichiamoci di adottare alcune semplici azioni di buon senso. Ad esempio, limitiamo i ricambi di aria nelle ore di accensione del riscaldamento, non ostacoliamo i radiatori mentre sono in funzione, abbassiamo le persiane di notte per ridurre la dispersione di calore; si tratta di piccoli gesti a costo zero, ma che, bollette alla mano, potrebbero far risparmiare qualche euro.
7. Valutare il fornitore.
Ultimo consiglio, ma non meno importante, è quello di valutare le tariffe offerte dal fornitore di gas. Sul mercato libero ci sono centinaia di venditori e la differenza di prezzo tra l’uno e l’altro può essere in alcuni casi notevole. Secondo l’analisi di Facile.it, la spesa per la bolletta del gas può variare fino al 20% tra le migliori e le peggiori offerte presenti sul mercato; scegliere quindi un fornitore non conveniente significa rischiare di spendere anche 200 euro in più per riscaldare casa.
«Per l’attivazione di un nuovo contratto di fornitura occorrono tra i 15 e i 60 giorni, pertanto questo è il periodo ideale per confrontare le offerte sul mercato libero e valutare un possibile cambio di fornitura in vista della stagione invernale», spiegano gli esperti di Facile.it. «Ricordiamo che il passaggio è gratuito e non comporta una interruzione di fornitura».