Superbonus: il nuovo Governo pensa alla rimodulazione al 100% e alla riapertura per le unifamiliari
Si cerca di conciliare l'esigenza di mantenere l'incentivo con la necessità di far quadrare i conti della finanza pubblica
Il nuovo governo è al lavoro per rimodulare il Superbonus. Allo studio del Ministero delle Finanze diverse ipotesi, tra cui una rimodulazione dell'incentivo - che passerebbe dal 110% al 100% - e un ritorno nella platea dei beneficiari delle villette unifamiliari da inserire in Legge di Bilancio. Il ministero, nel vagliare le direttrici della nuova Legge di Bilancio, cercherebbe di conciliare da un lato l'esigenza di mantenere l'incentivo e dall'altro di evitare che l'incentivo impatti troppo sulla finanza pubblica, in modo da far quadrare i conti. Infatti, attualmente il Superbonus ha già totalizzato oltre 51 miliardi di interventi ammessi a detrazione, mentre per il 2023-2028 il bilancio pubblico ne mette a disposizione quasi 20 in meno.
Il peso del superbonus
Nel Corso del 66° Congresso degli ingegneri il presidente uscente Zambrano, enunciando alcuni dati elaborati dal Centro Studi CNI, ha ricordato il peso che il Superbonus ha avuto in questa prima parte del 2022 sull'economia italiana e la sua utilità nell'efficientamento energetico: “Da gennaio a settembre 2022 la spesa per Superecobonus 110% ha raggiunto 35 miliardi di euro; pertanto, nei primi 9 mesi di questo anno, gli investimenti per la coibentazione e per l’efficientamento energetico degli edifici residenziali hanno già doppiato e superato l’intera spesa del 2021. La spesa, per il momento, si sta rivelando molto consistente e nel solo mese di settembre 2022, a causa anche e soprattutto delle scadenze legate agli interventi sugli edifici unifamiliari, si è raggiunta la cifra “record” di 8,1 miliardi di euro. Tali livelli di spesa, concentrati in un arco temporale piuttosto contenuto, riescono a generare effetti moltiplicativi particolarmente consistenti”.