torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

Teleriscaldamento. Ecco cosa dice il position paper di REF Ricerche sulla proposta di regolazione ARERA

where Firenze when Ven, 17/11/2023 who roberto

Tra le criticità: i tempi di attuazione sembrano essere troppo stretti; non è ben chiaro come verrà gestito il costo/opportunità del calore rispetto a quello dell’elettricità negli impianti di cogenerazione

Durante la crisi dei prezzi teleriscaldamento.jpegdel gas alle stelle, anche i prezzi del servizio di teleriscaldamento si sono impennati senza che a ciò, secondo l'analisi dell'Autorità, corrispondesse necessariamente un aumento dei costi di produzione. ARERA ha quindi condotto un’indagine https://www.arera.it/it/docs/23/388-...  per comprendere le cause di questi andamenti e successivamente avanzato una proposta di regolazione cost-reflective delle tariffe. Proprio questo contributo dell’Autorità è al centro di un Position Paper appena pubblicato dal Laboratorio REF Ricerche (https://laboratorioref.it/regolazion...). A seguire in sintesi le conclusioni del paper.
 
Le criticità delle proposte ARERA
ARERA – si legge nel documento REF - ha avanzato una proposta di regolazione che, però, presenta alcune criticità: i tempi di attuazione sembrano essere troppo stretti; non è ben chiaro come verrà gestito il costo/opportunità del calore rispetto a quello dell’elettricità negli impianti ad assetto cogenerativo; prevede una serie di parametri di benchmark generalizzati e l’applicazione di costi standard al segmento della produzione, nonostante la spiccata natura eterogenea del panorama italiano del teleriscaldamento.
 
Un’analisi più dettagliata
In questo contesto, oltre ad un rallentamento, già parzialmente concesso, dei lavori, sarebbe necessaria un’analisi più dettagliata della struttura del mercato del riscaldamento in Italia, dalle molteplici alternative, alle ultime dinamiche di costo e agli switching costs, per determinare se il settore del teleriscaldamento sia davvero un settore in monopolio o se, nel pieno della transizione energetica, rappresenti un attore particolare in un contesto concorrenziale. In questo Position Paper sono state avanzate alcune proposte regolatorie, accomunate dalla necessità di tenere in considerazione le diverse tecnologie utilizzate e le molteplici strutture delle reti. Quale sia la soluzione che verrà adottata dall’Autorità, essa dovrà tenere conto degli aspetti fortemente infrastrutturali della parte rete (tipicamente afferenti ad una regolazione hard) e maggiormente di mercato dalla parte produzione (afferenti ad una regolazione soft).
 
La proposta hard
Una prima proposta di “hard regulation” riguarda la determinazione di costi operativi secondo raggruppamenti specifici di reti di teleriscaldamento, in seguito ad un’approfondita ed estesa istruttoria. Al fine di rappresentare correttamente le eterogeneità delle reti, i gruppi creati dovrebbero comunque essere molteplici, differenziati per tecnologie utilizzate, grandezza delle città servite, morfologia del territorio e molte altre variabili. Inoltre, i gruppi di reti “comparabili” individuati andrebbero aggiornati frequentemente, per tenere conto della velocità della transizione e di eventuali modifiche al contesto della produzione di calore ed estensione delle reti stesse. Nonostante la possibilità di minimizzare le discrasie fra costi riconosciuti e costi effettivi, una hard regulation presenta criticità in quanto il principio RAB-based potrebbe incentivare lo sviluppo di investimenti in reti che presentano rendimenti (in termini di efficienza) decrescenti al crescere delle reti, oltre determinate soglie, seppur si tratti di un tema che necessiterebbe di analisi approfondita in un contesto parzialmente diverso da quello di un monopolio.
 
La proposta soft
Nella proposta di “soft regulation”, il controllo delle tariffe viene applicato ex-post, similmente a quanto accade nei Paesi Bassi e in Norvegia, sulla base di una metodologia definita a priori che ricerchi il “vero costo evitato” del teleriscaldamento nei diversi territori. Interessante potrebbe anche essere l’opportunità per le amministrazioni locali di rendere obbligatoria per gli utenti la connessione alle reti degli edifici nuovi e rinnovati, date specifiche condizioni di efficienza ed economicità.

immagini
teleriscaldamento