Qui Toscana. Ecco i finanziamenti per l’efficienza energetica delle imprese
Il termine per la presentazione delle domande sarà fissato entro il mese di novembre, mentre le graduatorie saranno approvate entro marzo 2025. Sono previsti aiuti per la ristrutturazione dell’edificio produttivo e per i processi di produzione
Entro settembre la Regione Toscana pubblicherà due bandi per promuovere l’efficientamento energetico, ai quali se ne aggiunge uno per la produzione di energia rinnovabile, tra le imprese con contributi in conto capitale pari al massimo al 50% delle spese sostenute. Il termine per la presentazione delle domande sarà fissato entro il mese di novembre, mentre le graduatorie saranno approvate entro marzo 2025. Potranno partecipare: tutte le imprese ma anche professionisti e studi associati. La domanda può essere presentata sia dal proprietario dell’immobile oggetto di domanda di contributo che dal soggetto che lo detiene per la gestione dell’attività economica. Ciascuna impresa potrà presentare fino a 3 domande.
Immobili
Dei tre bandi il primo è dedicato all’efficientamento energetico degli immobili sedi di imprese con una dotazione finanziaria rispettivamente di 5 milioni e 500mila euro prevede un contributo in conto capitale dal 30% al 50% (in base alla dimensione d’impresa). Tra le spese ammissibili (che devono essere superiori a 50mila euro) ci sono quelle per interventi di: isolamento termico di strutture orizzontali e o verticali, sostituzione di serramenti e infissi, sostituzione di impianti di climatizzazione con impianti alimentati da pompe di calore ad alta efficienza, sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore o a collettore solare per la produzione di acqua calda sanitaria, sistemi di climatizzazione passiva, sistemi di ombreggiatura, filtraggio dell’irradiazione solare, sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione, gestione e ottimizzazione dei consumi energetici e delle emissioni inquinanti.
Processi produttivi
Mentre un secondo bando sostiene l’efficientamento energetico dei processi produttivi con una dotazione finanziaria pari a 5 milioni e 500mila euro. Tra le spese ammissibili, quelle per: il recupero calore di processo da forni, cogenerazioni, trasformatori, motori compressori o da altre apparecchiature; le coibentazioni compatibili con i processi produttivi l’automazione e regolazione degli impianti di produzione; la movimentazione elettrica; l’accumulo, il riciclo e il recupero dell’acqua di processo; il rifasamento dell’impianto elettrico; i sistemi di ottimizzazione del ciclo vapore, introduzione/sostituzione di motori, pompe, inverter, compressori; gruppi frigoriferi pompe di calore. L’importo totale delle spese ammissibili del progetto presentato deve essere compreso tra un minimo di 100mila euro ed un massimo di un milione. Le imprese potranno ricevere un contributo in conto capitale dal 15% al 25%.