Tutto Enea. Dalla riqualificazione di Catanzaro al progetto europeo Observe
Dopo Cosenza e Foggia, la Calabria prosegue con i masterplan di efficientamento energetico degli edifici residenziali pubblici di Catanzaro. In Europa parte la nuova banca dati sugli immobili affidabili
Parte dalla periferia di Catanzaro la riqualificazione della città. Che prevede l’efficientamento energetico degli edifici residenziali pubblici, la valorizzazione delle aree verdi, la promozione della mobilità sostenibile, l’uso degli spazi collettivi per accrescere l’inclusione sociale. Quattro strategie progettuali su cui si fonda il masterplan del comune e dell’Enea, nell’ambito del progetto “DeSign” di “Italia in classe A”, laboratorio urbano multidisciplinare che vuole dimostrare come le città possano essere partner centrali nei piani di ricerca e di innovazione dell’Unione europea.
Il modello è già stato attuato a Cosenza e Foggia - informa l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile - con l’obiettivo di instaurare un dialogo permanente e strutturato tra le città e il governo per definire le politiche abitative, accelerare e razionalizzare i finanziamenti europei per l’edilizia sociale, trasferire parte dei fondi di coesione direttamente ai governi locali, così da consentire soluzioni rapide e incisive. Il masterplan per Catanzaro, attraverso una visione progettuale innovativa e sostenibile, vuole essere un modello di intervento per altre aree della città. Partendo dalla rigenerazione urbana dei quartieri periferici Corvo e Aranceto, che risentono di un’urbanizzazione non controllata, di un forte consumo edilizio energivoro, di carenze infrastrutturali e di problemi anche sociali.
“Come monitorare le politiche energetiche”
Ancora in tema di edilizia efficiente, l’Enea partecipa al progetto europeo Life Ue Observe. Lo scopo è affiancare gli Stati membri nel trasferimento dei dati sul patrimonio abitativo all’hub Ue Bso (Building stock observatory), l’osservatorio che fornisce informazioni affidabili sugli immobili in Europa.
“I decisori politici hanno bisogno di dati affidabili per monitorare e valutare l’efficacia delle politiche energetiche e delle strategie relative al settore edilizio. L’eterogeneità nella tipologia e qualità dei dati tra gli Stati membri, unita alla mancanza di approcci e modelli standard, crea un’urgente necessità di procedure di gestione dati più efficienti”, afferma Francesca Pagliaro, ricercatrice del dipartimento Enea di efficienza energetica.
La nuova direttiva Epbd richiede che ogni Stato europeo implementi una banca dati sulle performance energetiche nell’edilizia, uno strumento simile al Portale nazionale sulla prestazione energetica degli edifici sviluppato per l’Italia dalla stessa Agenzia. Inoltre, la direttiva prevede che le banche dati nazionali trasferiscano almeno una volta l’anno informazioni al Bso.
“Per raggiungere questo obiettivo, Observe si propone di supportare direttamente sei Stati europei (Cipro, Croazia, Francia, Grecia, Italia e Spagna, ndr), analizzando le strategie di gestione dati esistenti, colmando eventuali lacune e sviluppando un modello delle migliori procedure ma anche strategie per armonizzare le metodologie di trasferimento delle informazioni”, approfondisce Pagliaro.