L’Autorità dà il via alla riforma delle tariffe di rete e degli oneri di sistema per i clienti domestici
L’obiettivo è di dare ai clienti corretti segnali economici e di contribuire all’efficienza energetica, all’uso delle rinnovabili e all’innovazione tecnologica. Il procedimento, che si concluderà nel 2015, sarà condotto con ampio coinvolgimento delle associazioni dei consumatori domestici e con iniziative sperimentali
Promuovere rinnovabili, efficienza e innovazione tecnologica, oltre all’uso razionale delle risorse, attraverso un maggior allineamento delle tariffe ai costi effettivi del servizio. È con questi obiettivi che l’Autorità per l’energia dà ora il via alla riforma delle tariffe elettriche di trasmissione, distribuzione e misura e a una revisione dell’articolazione degli oneri generali di sistema (delibera 204/2013/R/EEL), attraverso un percorso ampio e partecipato, nella prospettiva di una progressiva e crescente responsabilizzazione dei clienti finali rispetto ai costi dei servizi di cui fruiscono, così come stabilito dalle normative europee.
La riforma consentirà di ridisegnare le tariffe elettriche (quindi non il prezzo del kilowattora) e di dare un contributo positivo all’attuazione delle policy europee, ai traguardi fissati dal pacchetto 20-20-20 e ai profondi mutamenti legati alla penetrazione delle rinnovabili e allo sviluppo di nuove tecnologie, come per esempio le pompe di calore, che consentono di raggiungere traguardi particolarmente significativi di efficienza energetica.
Tutto ciò nell’ambito di meccanismi innovativi che non ripercorrano le tariffe specifiche per utilizzo della stagione pre-liberalizzazioni (fino al 2000) e che consentano ai clienti finali di fare scelte basate su corretti segnali economici corrispondenti ai costi effettivi del servizio, in modo da eliminare eventuali distorsioni e ottenere più chiarezza, semplicità di informazione e trasparenza verso gli utenti, nel rispetto delle garanzie a tutela dei clienti più vulnerabili sul piano economico.
L’attuale tariffa, rimasta sostanzialmente invariata dagli anni ’90, utilizza infatti criteri superati, come alcuni livelli tariffari inferiori ai costi del servizio: criticità solo in parte superate nel 2007, in occasione della completa liberalizzazione del mercato per le famiglie, in quanto venivano lasciati ancora forti sussidi fra utenti basati sui consumi, per mantenere un regime speciale per le utenze disagiate. Questi ostacoli sono stati superati nel 2009, con l’introduzione del bonus elettrico, rafforzato anche di recente. Ora è il momento per riformare e modernizzare la tariffa.
Il procedimento di riforma sarà condotto con ampio coinvolgimento delle associazioni dei consumatori domestici e con iniziative sperimentali di notice & comment rivolte a larghe fasce di clienti finali, come da prassi di questa Autorità.
Il tutto dovrebbe concludersi entro il 2015, ma nel frattempo potranno essere introdotte alcune tariffe specifiche già dal prossimo anno, da un lato per anticipare in parte la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica che l’Italia dovrà recepire entro il 2014 e, dall’altro, per attuare con gradualità il decreto sull’incentivazione dell’energia termica da fonti rinnovabili. Il decreto (decreto 28 dicembre 2012) promuove la diffusione degli impianti di climatizzazione e scaldacqua che utilizzano pompe di calore elettriche per la riduzione delle emissioni inquinanti locali, favorendo anche il raggiungimento degli obiettivi del decreto ministeriale del 15 marzo 2012 sulle fonti rinnovabili.