In Bangladesh operai di una centrale elettrica uccisi dalla Polizia: manifestavano per i salari arretrati
Il tragico episodio è accaduto a Banshkhali, nel distretto di Chittagong
Sono cinque gli operai di una centrale elettrica in Bangladesh uccisi dalla Polizia sabato scorso in circostanze poco chiare. Il tragico episodio è accaduto a Banshkhali, nel distretto di Chittagong, dove le vittime sono state raggiunge da colpi di arma da fuoco mentre protestavano pacificamente per chiedere il pagamento dei salari arretrati e il miglioramento delle condizioni di lavoro. Le forze dell’ordine hanno ucciso cinque persone e ne hanno ferite più di trenta.
Secondo Azizul Islam, capo della polizia di Banshkhali, i manifestanti avrebbero lanciato pietre e mattoni contro la Polizia, che ha risposto a colpi di arma da fuoco. La centrale elettrica da 2,4 miliardi di dollari, situata 265 km (165 miglia) a sud-est della capitale Dacca, è una dei principali investimenti stranieri in Bangladesh e uno di una lunga serie di progetti che Pechino sta spingendo. Nella regione si erano già registrati sconti con morti e feriti nel 2016, quando la cinese SEPCOIII Electric Power Construction aveva firmato un accordo con la bengalese S Alam Group per la realizzazione del sito, voluta da parte della popolazione e osteggiata da altri. Anche in quel caso, durante le manifestazioni tra avverse fazioni la Polizia aveva aperto il fuoco e fatto vittime.