Enel riconfermata negli indici di sostenibilità euronext Vigeo Eiris
Il Gruppo mantiene l'inclusione negli indici Euronext Vigeo - World 120, Eurozone 120 e Europe 120 anche per il secondo semestre del 2016
Enel è stata confermata per il secondo semestre del 2016 nel Euronext Vigeo - World 120 index, l'indice che viene reso pubblico due volte l'anno e include le 120 società quotate più sostenibili fra quelle col livello più alto di capitale flottante in Europa, Nord America e regione Asia Pacifico. Inoltre, nell'aggiornamento di dicembre 2016 Enel ha mantenuto l'inserimento negli indici regionali Euronext Vigeo Eurozone 120 e Europe 120 che, rispettivamente, classificano le 120 società con il livello più alto di responsabilità sociale d'impresa tra quelle col maggior capitale flottante nell'Eurozona e in Europa. Endesa è stata ammessa nei tre indici: la controllata spagnola del Gruppo è stata ammessa per la prima volta nel Euronext Vigeo - World 120 index alla fine del 2014 e fa parte del Euronext Vigeo Eurozone 120 e Europe 120 dalla loro creazione.
Gli indici Euronext Vigeo Eiris danno conto degli sforzi delle maggiori aziende che pongono lo sviluppo sostenibile al centro delle loro strategie di business. Vigeo Eiris prende in considerazione per ogni azienda circa 330 indicatori, su 38 aree tematiche che includono la salvaguardia dell'ambiente, l'impegno per il rispetto dei diritti e del capitale umano, le relazioni con gli stakeholder, la corporate governance e il codice etico, l'integrità e la lotta alla corruzione, la prevenzione del dumping sociale e ambientale nella catena di approvvigionamento e di subappalto. Euronext Vigeo Eiris aggiorna semestralmente i criteri di ammissione agli indici, in modo che gli standard di sostenibilità delle aziende ammesse siano allineati agli ultimi trend e agli sviluppi a livello globale.
L'impegno di Enel per il rispetto dei più elevati standard di sostenibilità ha attratto il crescente interesse dei Fondi Socialmente Responsabili (SRI): in base alle ultime rilevazioni di dicembre 2015, gli SRI possiedono il 7,7% del capitale sociale di Enel (5,9% a dicembre 2014) che corrisponde al 10,3% del flottante (8,6% a dicembre 2014).