L’Europa dà un miliardo a e-distribuzione per i nuovi contatori digitali
Sottoscritta con BEI la prima tranche di 500 milioni di euro alla società del Gruppo Enel che gestisce la distribuzione di energia elettrica in Italia
La banca europea degli investimenti (BEI) appoggia il piano di e-Distribuzione per la sostituzione dei contatori digitali in Italia approvando un finanziamento complessivo di un miliardo di euro per l’operazione. Una prima tranche di 500 milioni è stata perfezionata nei giorni scorsi: alla firma erano presenti Dario Scannapieco, Vice-Presidente di BEI, Francesco Starace, Amministratore Delegato di Enel S.p.A., società che ha prestato la garanzia per il finanziamento, e Gianluigi Fioriti, Responsabile di E-Distribuzione.
Il piano – di cui BEI contribuirà a finanziare parte degli investimenti relativi al periodo 2017-2021 - prevede complessivamente, su un arco temporale di 15 anni, l’installazione di circa 41 milioni di misuratori di nuova generazione, denominati 2.0, di cui circa 32 milioni in sostituzione degli attuali contatori di prima generazione e i restanti per nuove connessioni e richieste dei clienti.
La sostituzione dei contatori attualmente in uso con quelli di nuova generazione deriva dalla necessità per le imprese distributrici di energia elettrica di adottare sistemi di misurazione intelligenti che soddisfino i requisiti stabiliti dall’Unione Europea in materia di efficienza energetica (Direttiva europea 2012/27/UE recepita in Italia con il Decreto legislativo 102/2014). La tecnologia di Open Meter consentirà di promuovere l’efficienza energetica, aumentare la consapevolezza dei comportamenti di consumo, favorire la concorrenza nei servizi post-contatore e sviluppare il mercato della domotica.
Il piano di E-Distribuzione ha ottenuto il riconoscimento di Progetto di interesse comune (PCI) da parte dell’Unione Europea, e rientra nei filoni di attività della BEI nei settori dell’energia, lotta al cambiamento climatico e sostegno alle aree convergenza (le zone meno avanzate economicamente), poiché il 40% dei contatori è localizzato nel Sud Italia, Sicilia e Sardegna.
“Questa operazione consolida ulteriormente il nostro rapporto con il gruppo Enel, con cui lavoriamo da anni in tutti i settori di attività: dall’ammodernamento delle centrali alla rete di distribuzione di energia ai nuovi progetti nel campo delle fonti alternative; così come avevamo sostenuto 15 anni fa il programma per i contatori digitali di prima generazione”, ha commentato Dario Scannapieco, Vice-Presidente della BEI.
“Il contatore elettronico di seconda generazione abiliterà un mondo di possibilità e servizi per case, imprese, uffici e centri commerciali, conciliando la tutela del consumatore con l’innovazione tecnologica. Si tratta di un vero salto di prestazione che farà dell'Italia il Paese più all'avanguardia del mondo nella distribuzione dell'energia elettrica. E' un grande investimento che coinvolge, soltanto nei lavori di installazione, 250 imprese italiane e 4.000 tecnici”, ha sottolineato Francesco Starace, Amministratore Delegato di Enel.