Scoperto l’enigma dei buchi della centrale nucleare di Leibstadt: servivano a fissare gli estintori
I buchi scoperti nel mese di giugno del 2014 erano stati praticati nel 2008 da un fornitore esterno per fissare degli estintori
Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha archiviato l'indagine penale avviata per i buchi scoperti nel mese di giugno del 2014 nella struttura primaria di contenimento in acciaio della centrale nucleare di Leibstadt (AG).
Sarebbe stato un collaboratore esterno a realizzare i fori, nel 2008, per fissare degli estintori. Non risultano indizi che la persona abbia agito nell'intenzione di danneggiare un dispositivo essenziale per la sicurezza o messa in sicurezza dell'impianto nucleare, scrive il MPC nella sua ordinanza di non luogo a procedere del 27 agosto 2015.
La rivelazione è stata pubblicata dai quotidiani "Tages-Anzeiger" e "Bund".
I buchi, della misura di 6 millimetri di diametro ciascuno, erano stati scoperti in occasione di un controllo - effettuato soltanto ogni 10 anni - e riparati un mese più tardi. L'installazione dei nuovi estintori era stata svolta nell'ambito dei lavori di manutenzione ad aree non rilevanti per la sicurezza nucleare. Non si era considerato che potessero "avere effetti sulla sicurezza nucleare", scrive l'MPC.
Secondo l'Ispettorato federale della sicurezza nucleare (IFSN), i fori hanno rappresentato solo un lieve rischio. L'IFSN ha classificato l'incidente al livello 1 su 7 sulla scala internazionale degli eventi nucleari INES.