Sindacati: fare luce sulle accuse alla centrale Enel di Brindisi
È quanto si legge in un comunicato congiunto di Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uiltec-Uil
"Auspichiamo che possa essere fatta in tempi rapidi piena luce su quanto contestato, per non mettere a rischio la continuità produttiva della Centrale stessa e la conseguente serenità occupazionale, delle maestranze dirette e dell'indotto". È quanto si legge in un comunicato congiunto di Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uiltec-Uil in merito all'inchiesta in corso, che riguarda anche la centrale Enel di Brindisi.
I sindacati ricordano che “la Centrale di Brindisi Sud - rientrando nell'elenco degli impianti essenziali per la sicurezza del servizio elettrico italiano, pubblicato da Terna - rappresenta un elemento imprescindibile del sistema di produzione italiano e che pertanto le conseguenze di un blocco della produzione avrebbe strascichi insostenibili sul fronte dell'alimentazione di tutto il Sud della penisola, data l'impossibilità, ad Infrastrutture date, di ‘rialimentare’ con potenza prodotta da altri Impianti la rete del Mezzogiorno", scrivono i sindacati, sottolineando che "attualmente presso l'Impianto operano, tra lavoratori diretti ed indiretti, circa 1.200 lavoratori, e che quindi la crisi occupazionale che deriverebbe da una fermata dello stesso sarebbe devastante".