Tavolo maxi bollette, nuove proposte per autolettura e strumenti per distributori
Confronto al tavolo coordinato dal sottosegretario Antonio Gentile con Autorità per l’Energia, Antitrust, imprese elettriche, consumatori e associazioni
Si sono conclusi i lavori del “tavolo maxi bollette”, coordinato dal sottosegretario allo Sviluppo economico Antonio Gentile. Al tavolo hanno partecipato - oltre all’Autorità per l’Energia e all’Antitrust - le organizzazioni maggiormente rappresentative degli operatori elettrici e gas, una delegazione del CNCU e le organizzazioni maggiormente rappresentative dei consumatori e Pmi.
Dal tavolo, informa una nota del Mise, sono uscite una serie di proposte finalizzate ad affrontare il fenomeno delle maxi bollette e dei maxi conguagli. In primo luogo, lo stesso Mise ha proposto l’adozione di un protocollo di autoregolamentazione che impegni le imprese ad accettare e stimolare le autoletture, a facilitarne l’acquisizione e fornire al consumatore informazione pronta ed esaustiva sulle bollette basate su consumi presunti.
Il Mise inviterà inoltre l’Autorità per l’energia ad adottare provvedimenti per disciplinare le modalità con cui tali informazioni devono essere fornite, ad adeguare le sanzioni ai distributori per la lettura o comunicazione tardiva delle misure, a introdurre o rafforzare gli strumenti per responsabilizzare i distributori (tra cui gli indennizzi automatici a venditori e clienti finali in caso di lettura tardiva) e a migliorare ulteriormente la qualità dei dati di misura. In terzo luogo, il Mise promuoverà l’adozione di modifiche normative finalizzate a rendere più stringenti gli obblighi di fatturazione sulla base di dati reali e a prevedere, attraverso un apposito emendamento al Ddl Concorrenza, obblighi di rateizzazione a favore dei clienti finali nel caso di maxi-conguagli derivanti da ritardi non imputabili al cliente, con forme di corresponsabilizzazione dei distributori.
Il Mise e l’Autorità avvieranno infine un tavolo tecnico con l’obiettivo di adeguare il quadro normativo e regolatorio e di ridurre da cinque a due anni il ritardo massimo per i conguagli delle partite energetiche.