L’Ue avverte la Svizzera: “Recepite le norme comunitarie sulla liberalizzazione” - Il ministro svizzero dell’energia “Senza un accordo, tutta la Ue sarà paese terzo”
Il confronto tra il commissario europeo all'energia Günther Oettinger e Doris Leuthard, Capo del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni, è avvenuto a Davos
L'Unione europea, in vista di un nuovo accordo bilaterale sull'elettricità, chiede alla Svizzera di recepire automaticamente nei propri ordinamenti la legislazione europea, in modo che si possa giungere a un'intesa entro il 2014, quando verrà attuata una nuova fase di liberalizzazione del settore. Lo ha detto il commissario europeo all'energia Günther Oettinger nel corso di un incontro con il ministro svizzero dell’energia, la Consigliera federale Doris Leuthard, avvenuto la scorsa settimana a Davos.
Leuthard ha dal canto suo sottolineato che, senza un accorso specifico, i paesi non aderenti al mercato interno dell'elettricità verranno trattati come “stati terzi”. “La Svizzera - ha detto la consigliera - deve porsi il problema e stabilire dove fissare la linea rossa che non va oltrepassata. Senza accordo con l'Ue i gestori svizzeri di elettricità verrebbero infatti tagliati fuori”.