L’associazione Codici contro l’Autorità per l'Energia
Nell'ultimo anno ci è costata 70 milioni di euro, ma “decide di chiedere più soldi agli operatori”
Una delibera del 1° giugno 2017 ha deciso di aumentare il contributo che gli operatori di energia, gas e acqua, devono pagare all'Autorità. “Se non bastassero le continue truffe, imbrogli e raggiri, in particolare negli ultimi mesi, i consumatori sono stati costretti a subire una disastrosa situazione del servizio idrico, senza che chi avrebbe dovuto vigilare lo abbia fatto realmente. Nonostante le sanzioni, che appaiono inutili ed irrisorie, il mancato controllo e il mancato intervento da parte dell'Autorità rendono evidente la sua inefficienza”, protesta l’associazione di consumatori Codici.
“Il meccanismo utilizzato per il pagamento dei contributi da parte delle aziende, inoltre, è assolutamente ingiusto: il contributo dovrebbe essere pagato sulla base di quello che realmente si guadagna, dunque in base all'utile non al fatturato. In questo modo, più l'operatore è grande e inefficiente meno pagherà, al contrario dell'operatore più piccolo ma molto più produttivo che sarà costretto a versare un contributo maggiore”.