Energia

In cassa integrazione 284 dei 389 lavoratori. E’ prevista una riapertura nel 2014, ma il timore è che la “torcia” resti spenta anche dopo

Dopo 50 anni la torcia della Raffineria Api di Falconara marittima (Ancona), simbolo dell'azienda petrolchimica marchigiana, si spegne. Lo stop produttivo durerà un anno, e nelle previsioni l'impianto riprenderà l'attività nel 2014. In cassa integrazione fino al 31 dicembre prossimo 284 dei 389 lavoratori attuali. Altri 105 garantiranno a turno la manutenzione e la sicurezza del sito, classificato ad alto rischio di incidente rilevante.
Il fermo nasce dalla fase di mercato “drammatica del settore della raffinazione”, spiega l'Api, ma servirà anche a consentire la trasformazione a metano dell'impianto Igcc (ciclo combinato di gassificazione integrata). L'obiettivo è rendere possibile lo sviluppo, alla ripresa dell’attività, di progetti di diversificazione nei settori elettrici e delle energie rinnovabili.
Il timore di molti lavoratori (un migliaio quelli dell'indotto) è che la ripresa non arrivi, con il rischio che la torcia resti spenta anche dopo il 2014.