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Gas. Bruxelles costringe la Gazprom ai vincoli sui prezzi ai Paesi dell’Est

where Bruxelles (Belgio) when Lun, 28/05/2018 who roberto

L’Antitrust Ue ha visto che i nuovi contratti di fornitura corrispondono alle richieste europee e li rende stabili

Gli impegni presi da Gazprom, che gazprom.jpgconsentiranno di ridurre i prezzi e liberalizzare le forniture di gas nei Paesi dell'Est, d'ora in poi saranno vincolanti. Lo ha stabilito l'Antitrust Ue che ha deciso, dopo una lunga analisi di mercato, che le proposte fatte dalla Gazprom tra dicembre 2016 e marzo 2017 rispondono alle richieste europee di maggiore concorrenza.

"La decisione rimuove gli ostacoli creati da Gazprom che bloccano il libero flusso del gas nell'Europa centro-orientale ma, soprattutto, la nostra decisione fornisce un codice di condotta su misura per il comportamento futuro", ha dichiarato la commissaria Ue alla concorrenza Margrethe Vestager. Il caso, ha quindi assicurato la commissaria, "è la messa in pratica degli obblighi di Gazprom che comincia oggi". Questi includono la fine delle barriere contrattuali su rivendita transfrontaliera, circolazione del metano in altri Paesi e vantaggi sulle infrastrutture, e prezzi competitivi.

La Commissione Ue aveva inviato le sue osservazioni a Gazprom nell'aprile 2015, accusandola di abuso di posizione dominante tramite la frammentazione del mercato in Bulgaria, Repubblica ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia e Slovacchia, e che ha portato a prezzi sensibilmente più alti in cinque di questi, ovvero Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia. Gli impegni, resi obbligatori a partire da oggi per i prossimi otto anni, cambieranno quindi in modo significativo il modo in cui il gigante del gas russo opera nell'Europa centro-orientale.
Se Gazprom non li rispetterà, Bruxelles potrà imporre una multa sino al 10% del fatturato annuo globale della società. Cadono quindi il bando delle esportazioni di gas e le clausole di destinazione, consentendo così il libero flusso di gas per i Paesi che acquistano le forniture da Gazprom.

La società si impegna anche a consentire swap sulle consegne di metano con prezzi fissi e trasparenti tra quei Paesi che hanno pochi interconnettori (i Baltici e Bulgaria con gli altri).
Inoltre d'ora in poi i prezzi del gas dovranno essere basati su quelli competitivi praticati da Gazprom ai Paesi dell'Europa occidentale, con un sistema di arbitrato basato nell'Ue e con legislazione Ue se non verrà trovata un'intesa entro 120 giorni.

La società russa rinuncia inoltre ai danni chiesti alla Bulgaria per lo stop al progetto South Stream (bloccato da Bruxelles per il mancato rispetto delle regole Ue in materia di infrastrutture energetiche), mentre per il gasdotto Yamal la situazione resta invariata in quanto regolata da accordi bilaterali tra Russia e Polonia.

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