Statistiche. I consumi totali di energia tornano a crescere. Italia in anticipo sull’obiettivo 2020
Dal ministero dello Sviluppo economico la Relazione sulla situazione energetica nel 2015. Dopo quattro anni di calo, la domanda è tornata a crescere. Industria in calo. Boom dei pellet
Rimbalzo nei consumi finali di energia, mentre continua la marcia di avvicinamento ai target energetici stabiliti a livello comunitario. Dopo un trend negativo di quattro anni, nel 2015 sono aumentati i consumi finali di energia (+4,1%), sostenuti da una più favorevole congiuntura economica. Gli incrementi si sono registrati in tutti i settori (usi civili +7,4%, trasporti +4,1%), a eccezione dell’industria, che registra una diminuzione dell’ 1,8% rispetto all’anno precedente.
Risulta raggiunto in anticipo l’obiettivo al 2020 in termini di incidenza delle rinnovabili sui consumi finali lordi di energia (17%): di fronte a una contrazione della produzione di energie rinnovabili elettriche, dovuta a fattori contingenti e di natura transitoria (ritorno della produzione idroelettrica ai valori normali dopo la forte crescita del 2014, legata a un eccezionale livello di precipitazioni), si è registrata una crescita delle rinnovabili termiche, in particolare legna e pellet per il riscaldamento, collegata principalmente alle temperature invernali più rigide rispetto al 2014.
È quanto emerge dalla “Relazione sulla situazione energetica nazionale nel 2015”, pubblicata dal ministero dello Sviluppo Economico. Al documento seguirà un quadro informativo per il monitoraggio degli obiettivi inseriti nella Strategia Energetica Nazionale (Sen) approvata nel 2013.
Il documento mette in evidenza come le politiche di sostegno all’efficienza energetica procedano nella giusta direzione: l’Italia ha raggiunto un terzo dell’obiettivo fissato a livello Ue per il 2020, con i principali interventi concentrati nel settore residenziale. Il divario fra i prezzi dei prodotti energetici in Italia e nell’Unione europea rimane positivo, seppur in riduzione, sostanzialmente per effetto della diversa pressione fiscale.
Alla relazione sono state allegate tre monografie relative a: “La povertà energetica delle famiglie”, “I consumi finali dei prodotti energetici da parte delle famiglie: analisi in serie storica degli impieghi e delle spese” e “ Confronti internazionali dei prezzi dell’energia: opportunità di un benchmark europeo”.