Comuni Ciclabili: sono 82 le città amiche delle due ruote
Assegnati i riconoscimenti FIAB ai primi 13 nuovi comuni dell’edizione 2019, che si affiancano alle 69 amministrazioni già nella rete dallo scorso anno. Candidature aperte fino a fine gennaio
FIAB-Federazione Italiana Amici della Bicicletta, ha consegnato le bandiere gialle della ciclabilità italiana ai sindaci dei primi 13 nuovi Comuni Ciclabili: Modena, Padova, Piacenza, Alba Adriatica (TE), Carpi (MO), Lignano Sabbiadoro (UD), Maranello (MO), Martinsicuro (TE), Misano Adriatico (RN), San Donato Milanese (MI), San Giovanni Lupatoto (VR), Serrone (FR) e Turriaco (GO), che si affiancano così alle 69 amministrazioni locali già insignite del riconoscimento nella prima edizione del 2018 e portano la rete dei ComuniCiclabili italiani a superare quota 80.
L’iniziativa FIAB-ComuniCiclabili intende riconoscere e valutare l’impegno delle realtà attive in politiche bike-friendly e in interventi concreti per lo sviluppo di una mobilità in bicicletta, l’unica davvero sostenibile per le persone, le città e l’ambiente. Il progetto si prefigge, parallelamente, di sostenere e accompagnare i singoli territori a fare sempre meglio per agevolare la scelta della bicicletta come mezzo di trasporto in ogni ambito, dagli spostamenti quotidiani di bike-to-work e bike-to-school al tempo libero, fino alle vacanze in sella.
L’attestazione di ComuneCiclabile è accompagnata da un punteggio (da 1 a 5 bike-smile) assegnato in base a diversi parametri di valutazione all’interno di 4 aree di intervento: mobilità urbana, cicloturismo, governance, comunicazione e promozione.
“Giunta alla seconda edizione, siamo orgogliosi di affermare come l’iniziativa ComuniCiclabili sia in grado di mettere in moto le amministrazioni locali. Abbiamo riscontrato, infatti, l’interesse da parte di molte realtà che hanno sottoposto la loro candidatura anche per avere il riconoscimento minimo e ottenere la bandiera con 1 bike-smile - spiega Alessandro Tursi, vicepresidente FIAB e responsabile del progetto, che aggiunge: - Altrettanto lodevole è l’impegno di alcune realtà già nelle rete dallo scorso anno, in particolare Ferrara che, pur avendo già ottenuto il riconoscimento nella fascia più alta, ha comunque operato per migliorarsi con ulteriori interventi, dall’ampliamento della rete ciclabile urbana, all’incremento delle zone 30, fino alla promozione di eventi di comunicazione e sensibilizzazione sul territorio. C’è poi chi migliora il proprio punteggio, come Pineto, che passa da 3 a 4 bike-smile”.
I 13 nuovi Comuni Ciclabili 2019 sono solo un primo gruppo, che avendo presentato la candidatura in tempi rapidi, ricevono il riconoscimento oggi in anteprima. Le candidature per l’edizione 2019 di ComuniCiclabili sono aperte fino a fine gennaio su www.comuniciclabili.it. Dopo le operazioni di verifica, i nuovi comuni che risulteranno ammissibili riceveranno l’attestato e la bandiera gialla della ciclabilità italiana nella Primavera 2019.
Tra le particolarità delle new entry nella rete italiana dei Comuni Ciclabili si fa notare Maranello, capitale dell’auto di lusso che, pur ruotando intorno all’azienda automobilistica più prestigiosa al mondo, è stata capace di intraprendere negli ultimi tempi politiche a favore della mobilità ciclistica. In Lombardia, invece, crescono i ComuniCiclabili della città metropolitana di Milano: dopo Cinisello Balsamo, Segrate, Cassina de’ Pecchi e Cernusco sul Naviglio, oggi è stato insignito del riconoscimento San Donato Milanese.
Con l’ingresso di Lignano Sabbiadoro, Alba Adriatica, Misano Adriatico e Martinsicuro, inoltre, la costiera adriatica arriva ora a contare una ventina di ComuniCiclabili, da Grado in Friuli Venezia Giulia a Pescara in Abruzzo. Anche il Lazio, infine, grazie a Serrone, entra finalmente nel circuito ComuniCiclabili.
“Il prossimo passo è la dimensione EUROPEA del progetto - spiega Giulietta Pagliaccio, presidente FIAB. - ComuniCiclabili d’ora in avanti sarà in sinergia con il network europeo Cities & Regions for Cyclists, per portare le città italiane a confrontarsi e collaborare con quelle europee, dove il livello è molto più alto. Sarà uno stimolo e soprattutto un’opportunità in più offerta alle amministrazioni più volenterose, al di là del riconoscimento internazionale del valore e dell’autorevolezza dato a ComuniCiclabili”.