Il verde in città fa bene alla salute e alla mente, ma lo smog non dà tregua
È quanto emerso durante il convegno dedicato al verde urbano, organizzato da Assofloro Lombardia insieme a Coldiretti
Il verde fa bene ai polmoni, al cuore e alla mente. Le città più green permettono ai cittadini di vivere meglio, più a lungo ed in un contesto sicuro. È quanto emerso dal convegno "Il verde nelle Smart Cities, parchi e viali alberati per il benessere delle città contro degrado e criminalità", organizzato da Assofloro Lombardia insieme a Coldiretti, dove professionisti ed istituzioni hanno messo in evidenza alcuni aspetti essenziali sul perché sia fondamentale potenziare l'aspetto green delle nostre città.
La presenza di alberi e di verde nei contesti urbani e periurbani è un indicatore importante di qualità della vita: città con più verde, ben pianificato, gestito e curato, hanno un valore aggiunto anche perché purtroppo nelle città italiane non dà tregua lo smog.
Un focus sull'importanza del green urbano nelle città, contro il degrado e la criminalità ed a tutela della salute e del benessere psicofisico dei cittadini. Ne è emerso un quadro chiaro, completo, che ha posto in evidenza la necessità di prorogare il bonus verde per far sì che gli obiettivi in essere possano essere raggiunti.
"Oggi il valore medio per le città italiane - spiega Nada Forbici presidente di Assofloro Lombardia, promotrice del convegno, assieme alla Consulta degli Esperti per l'Italia - è pari a trentun metri quadrati di verde urbano a persona, che si riduce a 22 metri quadrati a Torino, 17,9 a Milano e 13,6 a Napoli: non è sufficiente per rompere l'assedio dello smog. La battaglia si può vincere, oltre che attraverso le misure di riduzione degli inquinanti, anche potenziando il verde urbano. La buona progettazione - prosegue - e pianificazione del verde urbano è la prima regola per un successo assicurato nel tempo contro l'inquinamento -. Una ricca biodiversità, che utilizzi alberi autoctoni, sempreverdi e caducifogli, - conclude - rende più efficace la lotta agli agenti inquinanti"
"Una pianta adulta è capace di catturare dall'aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili, e un ettaro di piante elimina circa 20 chili di smog in un anno - rimarca Ettore Prandini, Vice Presidente nazionale di Coldiretti e Presidente di Coldiretti Lombardia - . La vegetazione urbana può abbattere fino al 3% di CO2 emessa dal traffico delle automobili. Gli alberi possono ridurre la temperatura dell'ambiente da uno a tre gradi centigradi, determinando un risparmio energetico per il raffreddamento e riscaldamento degli edifici fino al 30-40% quantificabile in un valore economico medio di 18 € all'albero l'anno. E ancora, la vegetazione urbana rimuove dall'atmosfera fino a 161 kg l'anno di PM10, con beneficio economico stimabile di circa 5.500 €. I sempreverdi hanno la capacità di trattenere gli agenti inquinanti anche d'inverno, mentre le caducifoglie a riposo continuano ad utilizzare il tronco e le ramificazioni. Azioni importanti devono essere quelle di inserire alberi nei cortili delle scuole e in aree cittadine particolarmente trafficate in modo da mitigare l'aria. Anche l'utilizzo di terrazzi verdi e verde verticale negli edifici può contribuire a migliorare la qualità del clima urbano".