Crisi del riciclo della carta. Per Unirima il mercato è saturo e non c’è più sbocco
Secondo le aziende riunite in Unirima, si rischia il fermo degli impianti ed il blocco ai conferimenti delle raccolte differenziate
La crisi del settore del riciclo della carta sembra inarrestabile e sta mettendo in ginocchio i gestori degli impianti di trattamento rifiuti che ricevono le raccolte differenziate di carta e cartone provenienti sia dai Comuni (rifiuti urbani) che da attività commerciali, artigianali, industriali e terziarie (rifiuti speciali) e che producono la Materia Prima Secondaria, la cosiddetta “carta da macero” per le cartiere. Questa difficoltà è dovuta sostanzialmente al fatto che, soprattutto in Italia, ad un notevole incremento delle quantità di carta proveniente raccolte differenziate, in linea con i target delle direttive europee, non ha fatto seguito un pari incremento della capacità ricettiva delle cartiere.
Il surplus dovuto all’incremento delle raccolte differenziate è stato negli ultimi 15 anni assorbito dalla Cina e da altri paesi asiatici, che di recente hanno però sviluppato un proprio modello di economia circolare e hanno di fatto cessato di consumare materiale proveniente dalle raccolte differenziate degli altri paesi. Ad appesantire ulteriormente la situazione ci sono i cambiamenti dello scenario internazionale, intervenuti a seguito della guerra commerciale fra Cina e USA, e la congiuntura economica sfavorevole a livello globale.
Pertanto, il comparto industriale degli impianti di recupero/riciclo - che rappresenta uno dei principali cardini dell’economia circolare italiana con tassi di riciclaggio elevatissimi (sono stati raggiunti con anni di anticipo gli obiettivi di riciclo previsti dalle direttive europee) - rischia la paralisi dovuta a due fattori: da un lato l’incremento delle raccolte differenziate di carta e cartone e dall’altro l’assenza di sbocchi per la carta in uscita dagli impianti di recupero/riciclo (i nostri associati).
Il surplus di materiale sta diventando tale che molte tipologie di carta da macero non trovano più una negoziazione o la trovano a valori residuali: prova ne sono le ultime rilevazioni della Camera di commercio di Milano in cui alcune voci non sono quotate e altre hanno rilevazione pari a zero, mentre il cartone da gennaio ad ottobre 2019 è sceso del 75% arrivando a minimi storici. Tutto questo potrebbe portare a breve alla sospensione dei conferimenti delle raccolte differenziate negli impianti di recupero/riciclo carta. L’associazione si sta attivando per coinvolgere tutti i soggetti interessati alla soluzione del problema, ma a tutt’oggi non è stata intrapresa alcuna iniziativa concreta ed il rischio di vedere il blocco del sistema di recupero/riciclo della carta diventa ogni giorno più concreto.