Eureka! È nato Benu, il nuovo tessuto che nasce dal riciclo di bottiglie PET
Lavorando 4 bottiglie da 2 litri, l'azienda svizzera che lo ha brevettato “è in grado di produrre un metro di filato intrecciato. Il nome è stato ispirato dall'omonimo uccello mitologico, divinità zoomorfa dell'antico Egitto
Dopo abiti e accessori, la filosofia della sostenibilità strizza l'occhio anche al mondo dell'arredamento e del design: un'azienda svizzera specializzata nella produzione di stoffe e biancheria ha infatti prodotto e sviluppato un nuovo tessuto, chiamato Benu, ottenuto riciclando al 100% bottiglie di PET. Ne dà notizia il sito "In a Bottle".
“L'idea di riutilizzare un rifiuto per produrre tessuti - si legge - si sposa alla perfezione con la necessità contemporanea di dare una seconda vita ai materiali di scarto, portando a un più etico impiego delle risorse”. Lavorando 4 bottiglie in PET da 2 litri, l'azienda svizzera “è in grado di produrre un metro di filato intrecciato”.
Il nome Benu è stato ispirato dall'omonimo uccello mitologico, divinità zoomorfa dell'antico Egitto, simbolo della resurrezione dopo la morte e quindi dell' eternità. Ma nasconde anche un gioco di parole: in inglese infatti si pronuncia ”be new”, cioè essere nuovo.
Una volta ottenuto il filato dalla plastica, questa viene trattata con una particolare tecnica chiamata NanoTexe, che rende il filo idrorepellente. “Grazie ad essa - spiegano i suoi realizzatori - il tessuto resiste all’umidità e alle macchie, e conserva nel tempo le proprie qualità. La produzione del tessuto si attiene inoltre ai criteri di eco-sostenibilità, seguendo un processo che riduce i consumi di acqua e di energia”.