Forum Nazionale dell’Economia Circolare: tante eccellenze anche in Italia
Lo ha detto il presidente di Legambiente Stefano Ciafani, che parla di necessità di rimuovere gli ostacoli non tecnologici ancora oggi presenti nel nostro Paese
“L’Italia può vantare tante esperienze di eccellenza di economia circolare, molto più importanti di quelle dei Paesi del Nord Europa”: Lo ha detto a Napoli il presidente di Legambiente Stefano Ciafani al 2° Forum Nazionale sull’Economia Circolare, aggiungendo che per replicarle su tutto il territorio nazionale e in tutti i settori del ciclo dei rifiuti, però, “è fondamentale rimuovere gli ostacoli non tecnologici ancora oggi presenti nel nostro Paese. Serve semplificare la normativa sul riciclo dei rifiuti, realizzare tanti impianti innovativi e creare un mercato per i prodotti riciclati. Solo così supereremo definitivamente la stagione dell’emergenze e delle discariche che ha caratterizzato negli ultimi decenni la storia del nostro Paese”
Il Forum, dal titolo “I trend dell’Innovazione” e promosso da Edizioni Ambiente e dalla rivista Materia Rinnovabile, in collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Napoli, ha riunito nel capoluogo partenopeo alcuni tra i principali esperti del settore, rappresentanti di grandi aziende che hanno raccontato in che modo stanno orientando le loro attività verso una maggiore sostenibilità ambientale e giovani start up alle prese con importanti progetti di rigenerazione urbana.
L’evento ha vantato anche l’autorevole presenza di Walter R. Stahel, che ha presentato il suo ultimo libro “L’Economia Circolare per Tutti”. “L’economia circolare affonda le proprie radici in un passato, dove erano la necessità e le esigue possibilità economiche a costringere gli individui a ricorrere a sistemi di riuso e riciclo dei beni che venivano utilizzati quotidianamente – ha osservato Stahel -. La sfida che la ricerca tecnologica e industriale è chiamata ad affrontare oggi è quella di sviluppare materiali che vengono prodotti con la prospettiva del successivo riutilizzo, quindi elaborati, all’origine, ispirandosi ai principi del riciclaggio. In una prospettiva di mantenimento in vita dei prodotti attraverso l’aggiornamento e la manutenzione, le aziende sono chiamate a non disfarsi dei lavoratori che detengono le conoscenze, legate alle tecnologie più datate, capaci di intervenire sugli oggetti, competenze che difficilmente le aziende potranno trovare nei giovani appena usciti dai percorsi di formazione”.
“Napoli è esemplare secondo noi, l’abbiamo scelta per questo – ha commentato il presidente di Edizioni Ambiente, Roberto Coizet – : si tratta di una città che viene vissuta come un luogo che non riesce a risolvere la propria economia, la propria collettività la propria vita urbana. Cosa non vera, Napoli sta funzionando molto meglio di Roma, facendolo su un tessuto sociale più difficile, più articolato e più misto”. Nel capoluogo campano sono intervenuti anche la senatrice Paola Nugnez e l’ex Ministro per le Politiche Ambientali Alfonso Pecoraro Scanio.