A Milano solo il 17% dei cittadini ha una conoscenza adeguata dei RAEE
Il dato è emerso dall’indagine di Ipsos Italia per Ecodom e Cittadinanzattiva. In Lombardia sono state 19.438 le tonnellate di Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche gestite nel 2016 dal Consorzio
Nell’ambito del seminario “Gli Italiani e i RAEE: dall’uno contro uno all’uno contro zero”, è stata presentata la ricerca realizzata da Ipsos Italia per Ecodom e Cittadinanzattiva sui comportamenti degli italiani nella gestione dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), con un focus sulla città di Milano e sulla Lombardia.
Al centro dell’indagine, condotta attraverso 2.121 interviste su un campione stratificato e casuale, rappresentativo dei cittadini maggiorenni residenti in Italia e selezionato in base a quote per genere, età, area geografica, e ampiezza dei centri abitati, il legame tra questi comportamenti e la conoscenza dei decreti che regolano in Italia il conferimento di RAEE.
La notorietà dei Raee e il livello di rischio percepito - A Milano la notorietà dei RAEE risulta in linea con la media nazionale: il 42% degli intervistati non li conosce affatto. Solo il 17% conosce bene questa tipologia di rifiuti, mentre il 41% superficialmente.
Il 48% del campione considera il livello di pericolosità dei RAEE elevatissimo. A Milano la percezione sul grado di rischio di questi rifiuti è legata alle conseguenze dannose che il mancato trattamento può avere sul suolo, sull’aria e sull’acqua (77%), alla presenza di sostanze inquinanti contenute in alcuni componenti (63%) e al fatto che questi apparecchi non siano biodegradabili (47%).
Chi ha la responsabilità degli scarsi risultati di raccolta - Rispetto alla precedente indagine effettuata da Ipsos per Ecodom nel 2011, i cittadini italiani riconoscono di avere le principali responsabilità degli scarsi risultati di raccolta dei RAEE (in media il 35%). Nell’attribuzione di responsabilità seguono le amministrazioni pubbliche (30%): un valore in sensibile calo rispetto al 2011 (39%), che però nelle Isole arriva a quota 37%. Chiamato in causa anche il canale distributivo (13%), seguito dai produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (11%).
Le potenzialità del decreto uno contro zero nell’aumento della raccolta - Secondo gli intervistati, il decreto potrà contribuire in modo significativo all’aumento della raccolta dei RAEE. Le principali motivazioni indicate a livello nazionale sono la semplificazione del conferimento per i consumatori, anche in termini di convenienza, e le potenzialità in termini di informazione e sensibilizzazione dei cittadini, promuovendo comportamenti virtuosi. Anche la possibilità di diventare stimolo per il canale distributivo viene indicata come punto di forza del decreto.
I dati Ecodom in Lombardia - In Lombardia il Consorzio ha gestito nel 2016 19.438 tonnellate di RAEE. I maggiori quantitativi sono quelli del Raggruppamento R2 con 12.516 tonnellate di RAEE nei 505 Centri di Raccolta attribuiti (per una popolazione di circa 5.657.210 abitanti), pari a 2,18 kg/ab. Il Raggruppamento R1 ha totalizzato 6.717 tonnellate gestite nei 455 Centri di Raccolta (corrispondenti a una popolazione servita di 5.311.016 abitanti) attribuiti a Ecodom dal Centro di Coordinamento RAEE, pari a 1,25 kg/ab.
Nel 2016 le attività di gestione dei RAEE da parte di Ecodom in Lombardia hanno permesso di evitare l’immissione in atmosfera di 157.510 tonnellate di CO2 e il risparmio di 19.865.000 kWh di energia, con il recupero di 11.697.850 kg di ferro, 378.900 kg di alluminio, 363.270 kg di rame e 1.843.800 kg di plastica.
“La ricerca di Ipsos Italia ha evidenziato come anche in Lombardia e a Milano - dichiara Giorgio Arienti, Direttore Generale Ecodom - ci sia molto lavoro di sensibilizzazione da fare con i cittadini sul tema dei RAEE e sulle modalità per una loro corretta dismissione. È in particolare necessario far conoscere il decreto ‘uno contro zero’, poiché il servizio di ritiro gratuito dei piccoli RAEE da parte dei negozianti di apparecchiature elettriche ed elettroniche può dare un significativo contributo al conferimento delle apparecchiature non utilizzate o non funzionanti presenti nelle case degli italiani”.
“L’attività della nostra associazione - afferma Liberata Dell'Arciprete, Segretario Regionale di Cittadinanzattiva Lombardia - ha tra gli obiettivi quello di favorire un nuovo approccio dei cittadini nella fruizione dei servizi pubblici locali, che preveda un pieno e consapevole coinvolgimento per la tutela dei loro diritti e la cura dei beni comuni. Con la stessa finalità abbiamo ad esempio realizzato, sempre in collaborazione con Ecodom, la guida ‘Rifiuti elettrici ed elettronici: come fare?’ A far la differenza, sono anche la capacità degli amministratori di implementare nei territori politiche nazionali e obiettivi europei, gli investimenti in infrastrutture dedicate, a partire da una più capillare presenza di specifici centri di raccolta, ma anche la capacità di fare rete tra i vari soggetti della filiera direttamente interessati - produttori, distributori, consorzi, etc. - con le amministrazioni pubbliche e le organizzazioni civiche”.