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Lo rivela un rapporto pubblicato di recente dall’associazione europea produttori di bioplastiche. La parte del leone la faranno Asia e Sudamerica

La produzione globale di bioplastiche - nel cui computo sono incluse anche quelle che prevede l’uso di additivi - è stata pari a circa 1,2 milioni di tonnellate nel 2011, e salirà a quasi 6 milioni di tonnellate entro il 2016, con una crescita prevista del 500%. Lo rivela un rapporto pubblicato di recente da European Bioplastics. 
La capacità produttiva si concentra però in prevalenza fuori dal vecchio continente. L’ Asia rappresenta il 34,6% dei volumi totali, seguita dal Sud America con il 32,8%, dall’Europa con il 18,5% e dal Nord America il 13,7%. L’associazione prevede inoltre che, in futuro, Asia e Sud America saranno leader incontrastati nel settore delle bioplastiche e nel 2016 rappresenteranno rispettivamente il 46,3% e il 45,1% della capacità totale di produzione prevista di 5.778.000 tonnellate, mentre le quote di Europa e Nord America si ridurranno rispettivamente a 4,9% e 3,5%.
Le soluzioni che prevedono plastiche non biodegradabili provenienti da fonti rinnovabili o parzialmente biobased quali provenienti da fonti rinnovabili PE, PP o PET rappresentano il principale settore della produzione di bioplastiche, afferma European Bioplastics. Secondo questo rapporto, più in generale, il settore della bioeconomia  in Europa vale 2 mila miliardi di euro di fatturato annuo per 22 milioni di posti di lavoro in tutta l’Unione europea.
Per ulteriori informazioni, visitare: www.en.european-bioplastics.org