Unicoop Firenze adotta sacchetti per il fresco in Mater-Bi di ultima generazione
Il sacco frutta/verdura in MATER-BI di IV generazione è ultraleggero, resistente con una rinnovabilità del 40%
Unicoop Firenze sceglie sacchetti per la frutta e la verdura, oltre che guanti, in bioplastica MATER-BI di IV generazione, posizionandosi ancora una volta in anticipo rispetto alla prossima attuazione della normativa che prevede l’obbligatorietà dei sacchi ultraleggeri per frutta/verdura biodegradabili e compostabili a partire dal primo gennaio del prossimo anno con una rinnovabilità del 40%.
Il sacco frutta/verdura in MATER-BI di IV generazione è ultraleggero, resistente, con un grado di trasparenza nettamente superiore ai tradizionali sacchi in HDPE, con un contenuto di materie prime rinnovabili superiore al 40% ed è realizzato con una tecnologia COEX dall’azienda IPT di Scarperia. Grazie anche alle scelte di Unicoop Firenze, IPT oggi è una delle imprese leader in Italia nella produzione di film, shopper e sacchi biodegradabili e compostabili: da poco alla sigla “IPT” l’azienda ha scelto di aggiungere la denominazione “Italian Biopackaging Industry”, a marcare la scelta industriale di produrre solo ed esclusivamente film plastici biodegradabili e compostabili in MATER-BI, incrementando in modo significativo investimenti e occupati negli ultimi cinque anni.
“Ancora una volta una decisione lungimirante da Unicoop che, ribadendo il proprio impegno verso la sostenibilità ambientale, si fa anche sostenitrice di un modello di sviluppo che parte da materie prime rinnovabili (locali e non food) e attraverso tecnologie proprietarie altamente innovative dà vita a manufatti interamente realizzati in Italia, destinati a trasformarsi in fertile compost, creando al contempo occupazione e crescita”, ha commentato Alessandro Ferlito, Responsabile Commerciale di Novamont.
La IV generazione del MATER-BI integra le due tecnologie consolidate degli amidi complessati e dei poliesteri da oli con quella degli acidi azelaico e pelargonico e con quella degli zuccheri trasformati tramite fermentazione in biobutandiolo. Si tratta di soluzioni caratterizzate da un contenuto ancora più elevato di materie prime rinnovabili e da un livello di emissione di gas serra e di dipendenza da feedstock di origine fossile ulteriormente ridotto, che si prestano per una vasta gamma di applicazioni.