torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

Gli accordi sul clima arrestano la caduta dell’IREX

where Milano when Lun, 18/01/2016 who michele

Nel  2015 il listino che monitora le small-mid cap pure renewables quotate ha perso il 31%, proseguendo il trend negativo del 2014

di Alessandro Marangoni*
 
irexdicembre2015indice.jpgNel mese di dicembre i principali indici dei mercati finanziari hanno vissuto una battuta di arresto. La decisione della FED di alzare i tassi di interesse dopo nove anni (+0,25%) ha avuto effetti contenuti sui listini d’oltreoceano, mentre ha temporaneamente spinto al rialzo nella prima parte del mese gli indici del vecchio continente, dove la politica monetaria espansiva dettata dalla BCE è tutt’altro che conclusa. Successivamente, la crisi delle commodities, dettata sia dallo squilibrio tra bassa domanda ed elevata offerta sia dall’apprezzamento del dollaro ha contribuito a riportare in discesa i mercati mobiliari. DAX e CAC hanno perso rispettivamente l’1% ed il 5% nel mese. In forte difficoltà il listino iberico IBEX (-8%) che sconta oltretutto gli esiti incerti delle elezioni politiche. In linea con i principali Paesi europei l’andamento del FTSE All-Share, che a dicembre segna un -5%. Il nostro Paese continua, dunque, a soffrire sui mercati finanziari, nonostante alcuni timidi segnali di ripresa economica. Tra gli altri, degni di nota sono le stime sulla ripresa dei consumi (+1,1% nel 2015 fonte Prometeia) e la crescita del comparto industriale ad ottobre, con il fatturato aumentato del 2% e gli ordini del 4,6% (Istat).

Il settore energia - In profonda difficoltà il settore energetico, monitorato dall’indice FTSE Oil & Gas, che perde il 10% nel mese di dicembre. Il comparto è stato pesantemente penalizzato dalla nuova ondata di ribassi che ha caratterizzato il prezzo delle commodities, petrolio in particolare. Brent e WTI si attestano rispettivamente a quota 37,9 $/bbl e 37,2 $/bbl a fine dicembre, con un calo del 23% e del 20% rispetto a novembre. Il mercato del greggio continua a scontare l’eccesso di offerta, che ha portato ad una riduzione di oltre il 50% del prezzo del barile nell’arco di un anno e mezzo. La situazione, inoltre, non accenna a migliorare: secondo recenti stime dell’IEA, il prezzo del petrolio, che ha ormai raggiunto la soglia dei 30 dollari, potrebbe restare basso fino al 2017.
Indice rinnovabili - L’indice IREX, nonostante le difficoltà del mercato finanziario, a dicembre è rimasto sostanzialmente invariato, arrestando la caduta che aveva subito negli ultimi 5 mesi. Nel complesso, il 2015 ha visto il listino che monitora le small-mid cap pure renewables quotate perdere il 31%, proseguendo il trend negativo del 2014.
Le operazioni in Italia - Tali difficoltà non hanno però ostacolato il dinamismo delle società dell’indice. TerniEnergia ha approvato l’acquisto di una partecipazione fino al 100% delle azioni della società Greenled Industry S.p.A., attiva nella produzione e vendita di lampade led; inoltre ha firmato un contratto pluriennale con Avanti Communications, attiva nella trasmissione dati via satellite e servizi di comunicazione, con l’obiettivo di fornire connettività a banda larga per i suoi impianti fotovoltaici in Sudafrica. Innovatec, dopo aver completato l’acquisizione del Gruppo Green Power, ha invece concluso l’operazione di cessione da parte della controllata Volteo Energie di 4 impianti a biomassa agricola da 1 MW di potenza alla società Bluesphere. Il corrispettivo della cessione ammonta a 3,64 milioni di euro.
Dopo un 2015 da dimenticare sui mercati finanziari, il settore delle rinnovabili guarda con speranza all’anno appena iniziato. I risultati della COP21, seppur non vincolanti, rappresentano un primo passo incoraggiante per ridare nuovo impulso al comparto e restituire fiducia agli investitori.
 
*Alessandro Marangoni è amministratore delegato di Althesys, la società di consulenza che cura l’indice Irex

immagini
Tavola degli indici Irex di Althesys
leggi anche: