Arrigoni: anche il quinto bando DM FER1 è stata una “Caporetto”
Per il responsabile energia della Lega sono necessari una proroga del DM e un intervento radicale con il DL Semplificazioni
“Dopo il flop del quarto bando del DM FER1, anche il quinto si è rivelato un insuccesso, anzi una Caporetto. Secondo il prospetto riepilogativo pubblicato oggi dal GSE, i risultati sono stati addirittura peggiori rispetto a quelli del precedente bando: 297,7 MW di richieste in posizione utile rispetto a 2.461 MW di potenza incentivabile disponibili, appena il 12% contro il 25% del quarto bando!” A dirlo è il Senatore Paolo Arrigoni (nella foto), responsabile del Dipartimento Energia della Lega.
“A fronte di una palese inefficienza autorizzativa per gli impianti, non basta parlare di decreto Semplificazioni ma occorre vararlo con urgenza e con misure efficaci”, commenta Arrigoni. “È evidente che non sia possibile continuare in questo modo e che, a meno di un intervento radicale ed efficace del nuovo decreto, dovremo rassegnarci a dire addio agli obiettivi sulle rinnovabili della transizione energetica. Ricordo infatti che, per adeguarsi ai nuovi target di decarbonizzazione europei entro il 2030, l’Italia dovrà installare circa 70 nuovi GW di capacità. Gli operatori che vogliono investire chiedono inoltre certezze: occorre quindi lavorare per garantire una proroga di almeno di 2 anni del DM FER1, che di fatto è in scadenza ad ottobre”.