Avelar assolta in appello per truffa ai danni della norvegese EAM Solar
La Corte d’Appello di Milano assolve il Gruppo perché il fatto non sussiste
La Corte d’Appello di Milano, riformando la sentenza di primo grado (emessa nel 2019), ha assolto con formula piena il dirigente russo Igor Akhmerov, ex manager del Gruppo, accusato con altri che, all’epoca dei fatti, gestivano in Italia il business del fotovoltaico per la svizzera Avelar Energy (ora Fenice Services), di truffa ai danni dello Stato per indebita percezione di erogazioni pubbliche a titolo di tariffe incentivanti per la produzione di energia elettrica da fonte solare fotovoltaica, per complessivi 59 milioni di euro.
Il Gruppo Avelar e le società collegate (società veicolo titolari degli impianti; Aveleos, joint venture lussemburghese proprietaria delle società veicolo; Avelar Energy e Avelar Management, service provider del Gruppo) hanno ottenuto l’assoluzione ai sensi del D.lgs. 231/2001, la conferma del rigetto delle domande risarcitorie verso Avelar Energy quale responsabile civile, nonché la revoca delle statuizioni civili prima sancite in capo ad Avelar Management e Aveleos verso il GSE e/o verso la norvegese EAM Solar ASA (quotata alla borsa di Oslo) e la sua partecipata EAM Solar Italy Holding S.r.l. (per 5 milioni di euro).
“Siamo molto soddisfatti dell’esito del giudizio d’appello: abbiamo sempre confidato in questo risultato e per questo abbiamo supportato finanziariamente l’attività del Gruppo in Italia, contando di recuperare le tariffe incentivanti originariamente revocate con l’avvio del processo penale”, commentano da Avelar. La sentenza favorevole ad Avelar, di cui sono attese le motivazioni entro 90 giorni dal verdetto, ribalta, con riguardo alle posizioni di Aveleos SA e di Avelar Management Ltd., il giudizio di primo grado e fa seguito alla vittoria ottenuta nell’aprile 2019 da Aveleos S.A. contro le medesime EAM Solar ed EAM Italy nell’arbitrato davanti alla Camera Arbitrale di Milano sull’acquisizione di impianti fotovoltaici in Italia per un totale di 31MW.
La sentenza della Corte d’Appello di Milano fa parte di una serie di procedimenti giudiziari in essere tra le parti ancora in corso di fronte ai tribunali di diverse giurisdizioni, che vedono EAM e la controllata Italiana sostenere di essere state indotte da Aveleos, con artifizi e raggiri, ad acquistare le quote in alcune società veicolo detentrici di parchi fotovoltaici in Italia per un totale di 31 MW. Posizioni che ad oggi sono state nettamente respinte sia in sede penale sia in sede arbitrale.