La carica degli 8mila Comuni rinnovabili. Presentato il rapporto Legambiente
Ad oggi sono 8.047 i Comuni italiani coinvolti. Il premio “Comuni Rinnovabili 2015” è andato a Campo Tures, una realtà altoatesina che soddisfa l'intero fabbisogno energetico del territorio grazie a un mix di 7 tecnologie da fonti rinnovabili
Sono più di 8.000 i comuni italiani dove è installato almeno un impianto alimentato da fonti rinnovabili. Lo evidenzia il rapporto Comuni Rinnovabili 2015 di Legambiente, giunto alla sua decima edizione, realizzato con il contributo del Gruppo Asja e in collaborazione con il GSE.
Ad oggi sono 8.047 i Comuni italiani coinvolti, con una progressione costante: erano 6.993 nel 2009, 3.190 nel 2007, 356 nel 2005 e con risultati sempre più importanti di copertura dei fabbisogni elettrici e termici locali. Complessivamente in Italia, nel 2014, le rinnovabili hanno contribuito a soddisfare il 38,2% dei consumi elettrici complessivi (nel 2005 si era al 15,4) e il 16% dei consumi energetici finali (quando nel 2005 eravamo al 5,3%). Oggi, è emerso nel corso dei lavori, l'Italia è il primo Paese al mondo per incidenza del solare rispetto ai consumi elettrici.
Il boom tradotto in numeri - A impressionare, spiega l'associazione ambientalista, sono da un lato i numeri della produzione da fonti rinnovabili, passata in tre anni da 84,8 a 118 TWh, e dall'altro quelli di distribuzione degli impianti da fonti rinnovabili: circa 800mila, tra elettrici e termici, distribuiti nel territorio e nelle città, sempre più spesso integrati con smart grid e sistemi di accumulo o in autoproduzione, che oggi sono la frontiera dell'innovazione energetica nel mondo.
In tutti i Comuni italiani, infatti, è installato almeno un impianto solare fotovoltaico e in 6.803 almeno un impianto solare termico.
Per il fotovoltaico è il piccolissimo Comune di Macra (CN) a presentare la maggior diffusione rispetto agli abitanti, con una media di 176,5 MW/1.000 abitanti e una potenza assoluta di 9,7 MW in grado di coprire l'intero fabbisogno energetico elettrico del territorio. Secondo i dati di Terna al 31 dicembre 2014 complessivamente sono installati 18.854 MW.
I Comuni dell'eolico sono 700. La potenza installata, in crescita, è pari a 8.736. Questi impianti, secondo i dati di Terna, hanno permesso di produrre 14,9 TWh di energia, pari al fabbisogno elettrico di oltre 5,5 milioni di famiglie. Sono 323 i Comuni che si possono considerare autonomi dal punto di vista elettrico grazie all'eolico, poiché si produce più energia di quanta ne viene consumata.
I Comuni del mini idroelettrico sono 1.160. Il Rapporto prende in considerazione gli impianti fino a 3 MW; la potenza totale installata nei Comuni italiani è di 1.358 MW, in grado di produrre ogni anno oltre 5,4 TWh, pari al fabbisogno di energia elettrica di oltre 2 milioni di famiglie.
I Comuni della geotermia sono 484, per una potenza installata pari a 814,7 MW elettrici, 264,4 MW termici e 3,4 MW frigoriferi. Grazie a questi impianti nel 2014 sono stati prodotti circa 5,5 TWh di energia elettrica in grado di soddisfare il fabbisogno di oltre 2 milioni di famiglie.
I Comuni delle bioenergie sono 2.415 per una potenza installata complessiva di 2.936,4 MW elettrici, 1.306,6 MW termici e 415 kW frigoriferi. In particolare, quelli a biogas sono in forte crescita e hanno raggiunto complessivamente di 1.165,9 MW elettrici, 176,5 MW termici e 65 kW frigoriferi. Gli impianti a biomasse, nel loro complesso, hanno consentito nel 2014 di produrre circa 12 TWh pari al fabbisogno elettrico di oltre 4,4 milioni di famiglie.
La corsa però sta rallentando - Se nel corso del 2014 sono aumentate le installazioni per tutte le fonti, i ritmi di crescita sono purtroppo molto inferiori rispetto al passato: per il fotovoltaico negli ultimi due anni sono stati installati 1.864MW contro i 13.194 del biennio 2011-2012, nell'eolico sono stati installati 170MW nel 2014, contro una media di 770 degli anni passati; stessi dati per il mini idroelettrico e le altre fonti. Le ragioni di questa situazione sono due, la prima riguarda l'assenza di procedure chiare per l'approvazione dei progetti che blocca gli impianti eolici (per quelli offshore ancora nessun impianto è stato realizzato, a fronte di 15 progetti presentati), solari termodinamici, da biomasse, mini idroelettrici, geotermici. La seconda ragione sta nella totale incertezza in cui il settore si trova a seguito di interventi normativi che in questi anni hanno introdotto tagli agli incentivi, barriere e tasse senza al contempo dare alcuna prospettiva chiara per il futuro.
Il premio in Alto Adige - Il premio “Comuni Rinnovabili 2015” è andato a Campo Tures, una realtà altoatesina che è riuscita a portare avanti una lungimirante politica di interventi che ha permesso di arrivare a soddisfare l'intero fabbisogno energetico del territorio grazie a un mix di sette tecnologie da fonti rinnovabili elettriche e termiche e alla gestione locale dell'intera filiera energetica (sia la rete elettrica che quella di teleriscaldamento sono di proprietà comunale). Campo Tures è uno dei 35 Comuni 100% Rinnovabili in Italia, ossia quelli nei quali le fonti rinnovabili installate riescono a superare i fabbisogni sia elettrici che termici dei cittadini attraverso impianti a biomasse e geotermici allacciati a reti di teleriscaldamento. Complessivamente, sono 2.809 i Comuni rinnovabili per la parte elettrica, ossia quelli che producono più energia elettrica di quanta ne consumino le famiglie residenti grazie ad una o più fonti rinnovabili.
Forlì si è aggiudicato, invece, il premio Buona Pratica per l'innovazione in campo energetico. Ha infatti inaugurato recentemente il primo campo solare termico a concentrazione in Italia a servizio di utenze industriali: un progetto pilota finalizzato alla sostituzione dei combustibili fossili con energie rinnovabili in un'area industriale di circa 20mila mq utilizzando solo materiali completamente riciclabili.
Al piccolo Comune di Celle San Vito (FG) il premio Buona Pratica per l'efficienza energetica è stato assegnato, infine, per la capacità di portare avanti progetti finalizzati a riqualificare energeticamente edifici esistenti e di realizzare nuovi impianti da fonti rinnovabili integrati in strutture edilizie.
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