Ci risiamo! Sta arrivando un nuovo Spalma-incentivi/Le reazioni
Per i senatori del M5S Girotto, Petrocelli e Castaldi si rischia di portare al collasso un settore fondamentale per la ripresa economica come quello della produzione di energie pulite. Mentre Bonelli dei Verdi parla di un ulteriore elemento di incertezza che non solo metterebbe a rischio il sistema delle energie pulite, ma che ridurrebbe il gettito fiscale nei confronti dello Stato
“Il continuo attacco alle rinnovabili deve essere assolutamente fermato, altrimenti si rischia di portare al collasso un settore fondamentale per la ripresa economica come quello della produzione di energie pulite”. Lo affermano in una nota i senatori M5S membri della commissione Industria del Senato Gianni Girotto, Vito Petrocelli, Gianluca Castaldi, aggiungendo che “le preoccupazioni emergono in seguito all'ultimo provvedimento che, in aggiunta ai molti altri già approvati contro il settore, è stato presentato nei giorni scorsi al ministero dello Sviluppo economico come “spalma-incentivi, creando il panico tra gli operatori per i danni che arrecherà all'occupazione e al mercato. Si tratterebbe di un taglio del 20% degli incentivi ai produttori di energia rinnovabile, che verranno spalmato su 27 anni anziché su 20 anni attualmente previsti: una misura simile a quella già varata da Zanonato, ma questa volta obbligatoria”.
“Per ridurre i costi dell'energia ci sono numerose altre strade percorribili” aggiungono i senatori, ricordando che “se si vuole affrontare il problema del costo dell'energia, il Governo Renzi metta da parte l'ascia contro le rinnovabili e affronti già nel G7 dei prossimi giorni una nuova visione energetica che spinga verso la riduzione progressiva dell'impiego dei combustibili fossili, favorendo l'autodeterminazione e l'autosufficienze energetica dei territori con le rinnovabili e l'efficienza energetici”. I grillini ricordano infine che questi temi “saranno affrontati nei prossimi giorni in Commissione nell'ambito dell'indagine conoscitiva sui prezzi dell'energia elettrica e del gas come fattore strategico per la crescita del sistema produttivo del Paese”.
Per Angelo Bonelli, presidente dei Verdi, "preoccupa il fatto che anche il governo Renzi stia pensando ad un decreto (il cosiddetto “spalmarinnovabili”) per ridurre gli incentivi già concessi del 20%, che, inoltre, verrebbero dilatati da 20 a 27 anni: si tratterebbe di un ulteriore elemento di incertezza che non solo metterebbe a rischio il sistema delle energie pulite ma ridurrebbe il gettito fiscale nei confronti dello Stato. Ci auguriamo che il governo Renzi tenga fede alle sua dichiarazioni programmatiche su rinnovabili ed efficienza e non giochi a fare all'apprendista stregone nei cono il mondo dell'energie pulite che da locomotiva dell'economia italiana è passato ad essere bancomat dei governi Berlusconi e Monti che lo hanno già portato al limite del collasso”.