Free: il Milleproroghe assesta un duro colpo a rinnovabili ed efficienza
Per il coordinamento che raggruppa 30 associazioni sono stati rinviati alcuni impegni per il raggiungimento del target al 2020
Il Governo Gentiloni, alla prima prova rispetto al mondo delle rinnovabili e dell'efficienza energetica, con il decreto Milleproroghe assesta un duro colpo al settore. Così il coordinamento Free in una nota.
Secondo l’associazione, vengono rinviati dal 2017 al 2018 gli obiettivi previsti ai fini del raggiungimento del target europeo al 2020. “La copertura con fonti rinnovabili del 50% dei consumi di acqua calda, riscaldamento e raffrescamento dei nuovi edifici decorrerà per i titoli edilizi rilasciati non più dall'1 gennaio 2017, bensì dall'1 gennaio 2018. Così la quota di rinnovabili al 35% varrà ancora per tutti i titoli richiesti entro fine 2017, anziché concludersi col 2016”. Inoltre - si legge ancora - è stata rimandata di due anni la definizione e l'adeguamento della struttura degli oneri della bolletta elettrica per i clienti non domestici ed è stato rinviato il termine per il provvedimento sui cosiddetti "energivori".
Gli inizi del Governo Gentiloni - conclude il comunicato - non sono dunque incoraggianti. “Non vorremmo dare ragione a chi sostiene che sia una fotocopia del precedente, almeno per quello che riguarda il trattamento riservato alle rinnovabili e all’efficienza energetica, continuando così a non riconoscere che esse rappresentano un settore industriale vero e proprio, con un numero di occupati e un indotto che non si può sottovalutare”.