Free: l’Italia è in ritardo nella riqualificazione dell'edilizia esistente
Secondo il coordinamento, la modifica della Direttiva su Efficienza Energetica è da considerarsi critica per il nostro Paese, anche sulla base delle ultime disposizioni legislative
“La revisione della Direttiva sull'efficienza negli edifici fa riferimento ai nuovi obiettivi climatici al 2030 e agli scenari di decarbonizzazione a metà secolo e parte dalla constatazione che, mentre nella nuova edilizia si sta andando rapidamente verso costruzioni 'nearly zero energy', c'è un generale ritardo nella riqualificazione dell'edilizia esistente”: è questo uno dei passaggi chiave dell'audizione del Coordinamento Free, alla commissione Industria del Senato relativo alle proposte di modifica delle Direttive sull'efficienza energetica e sull'efficienza negli edifici, che sono parte del Winter package della Commissione europea.
“La modifica della Direttiva su Efficienza Energetica (Eed) all'articolo 1 introduce un obiettivo vincolante di miglioramento dell'efficienza energetica del 30% per il 2030- spiega Free - . L'obiettivo di miglioramento al 2030 del 30% (che si ritiene, come anche indicato dal Parlamento europeo, poco coraggioso) è comunque da considerarsi critico per il nostro Paese anche sulla base delle ultime disposizioni legislative (Milleproroghe 2017, con il posticipo della quota Fer in edilizia e il rinvio della riforma degli oneri generali di sistema dell'energia elettrica per i clienti non domestici)”.