Indice di attrattività delle rinnovabili, cresciuti gli investimenti nel mondo. L’Italia risale in classifica
Per EY dominano Usa e Cina. L’India è terza, supera l’Australia. Gli investimenti nel settore dell’energia rinnovabile sono aumentati del 2% durante il 2020, arrivando a 303,5 miliardi di dollari
Il settore delle rinnovabili continua a crescere, nonostante le difficoltà legate alla pandemia. È quanto emerge dalla 57esima edizione del Renewable Energy Country Attractiveness Index, studio della società di consulenza EY che valuta il progresso globale nell’industria delle rinnovabili e classifica i Paesi in base alla propria performance.
Leadership cinese
Stati Uniti e Cina mantengono la prima e seconda posizione rispetto alla passata edizione, pubblicata a novembre del 2020. Secondo EY, negli Stati Uniti gli investimenti nell’energia pulita cresceranno ancora nei prossimi mesi, visto il ritorno del Paese all’interno degli accordi di Parigi e l’impegno del presidente Biden a creare un’infrastruttura sostenibile entro il 2035. La Cina, intanto, rinforza la sua posizione di leadership continuando ad aumentare i fondi destinati alla rinnovabili, in particolare al segmento eolico. In terza posizione si colloca l’India, che scala di un gradino la classifica, e rimpiazza così l’Australia, che scende invece al sesto posto in coda a Regno Unito e Francia. Per quanto riguarda l’Italia, la performance è positiva: in nostro Paese risale dalla 17esima alla 15esima posizione in classifica.
Oltre 300 miliardi di investimenti
EY pone l’accento sul fatto che gli investimenti nel settore dell’energia rinnovabile sono aumentati del 2% durante il 2020, arrivando a 303,5 miliardi di dollari. Si tratta un numero rilevante, soprattutto considerando le difficoltà suscitate dallo scoppio della pandemia. Secondo la società, il Covid-19 ha avuto l’effetto di focalizzare nuovamente l’interesse degli investitori sull’agenda ESG, ossia sulle tematiche legate all’ambiente, alla società e alla governance. Tuttavia, viene sottolineato, resta molto da fare: esiste ancora un significativo gap nei finanziamenti per raggiungere gli obiettivi sul clima, che EY stima essere pari a circa 5200 miliardi di dollari aggiuntivi all’anno.
Tecnologie emergenti
Lo studio di EY discute anche le tecnologie emergenti, per esempio l’idrogeno o i veicoli elettrici. In quanto nuove, queste hanno bisogno di maggiori investimenti per renderle competitive e permettere quindi di realizzare il loro potenziale di riduzione delle emissioni. A tal proposito, il Summit sul clima COP6 che si terrà alla fine dell’anno a Glasgow sarà un’occasione cruciale per aiutare a concretizzare gli impegni presi dai governi fino ad oggi e continuare ad incrementare gli investimenti nel settore.