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​Spalma-incentivi, la nuova idea del Governo punta a salvaguardare gli investimenti nel settore

where Roma when Mar, 03/06/2014 who michele

L'idea guida è quella di offrire agli operatori la possibilità di scegliere su un prelievo straordinario sugli utili o su una rimodulazione degli incentivi previsti su un orizzonte temporale più lungo

Offrire agli operatori la possibilità di scegliere su un prelievo straordinario sugli utili o su una rimodulazione degli incentivi previsti su un orizzonte temporale più lungo di quello originariamente previsto. È questa la nuova idea che potrebbe mandare in soffitta lo spalma-incentivi e che emerge sul “pacchetto-energia” destinato ad alleggerire la bolletta elettrica degli italiani, previsto nel maxidecreto che dovrebbe andare all'esame del consiglio dei ministri entro metà giugno.
In questo pacchetto dovranno rientrare una serie di soluzioni destinate a ridurre il costo degli incentivi elargiti negli anni scorsi ai produttori di energie rinnovabili, senza causare loro il rischio di default finanziario che le associazioni imprenditoriali di categorie, insieme con l'Abi, lamentavano. A quanto apprende l'AGI, l'idea guida è quella di offrire agli operatori la possibilità di scegliere tra il prelievo straordinario sugli utili o la  rimodulazione degli incentivi previsti su un orizzonte temporale più lungo di quello originariamente previsto. Non si esclude il possibile coinvolgimento della Cassa depositi e prestiti per affiancare le imprese e le banche nella rinegoziazione dei prestiti che hanno reso possibili tutti gli investimenti nel settore. Sembra quindi rientrata, ad oggi, l'ipotesi del cosiddetto decreto “spalma-rinnovabili”, che avrebbe dilazionato il valore attualmente previsto per gli incentivi nei prossimi vent'anni su 26 o 27 anni, alleggerendone così l'onere attuale annualizzato, senza però riconoscere, nel progetto originario, alcuna agevolazione sul versante finanziario alle aziende costrette dai nuovi termini delle elargizioni pattuite a rinegoziare il proprio indebitamento. Il governo, d'altronde, non intende tradire la promessa di ridurre le tariffe elettriche ed ha quindi convocato un tavolo informale di verifica del possibile con le imprese e le banche dal quale sta scaturendo l'ipotesi di mediazione che dovrebbe maturare entro le prossime due settimane.
 
 

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