Studio Ewea, il futuro dell’eolico è nell’ Europa centro-orientale
Tra i paesi più virtuosi spiccano la Polonia e la Romania che in un solo anno hanno raddoppiato la loro potenza. L’obiettivo è di passare nel 2020 dalle attuali installazioni per 6,4 GW di potenza a 16 GW
I paesi Ue dell'Europa centro orientale costituiscono il nuovo volano per l'industria eolica. Lo dimostrano le cifre raccolte e pubblicate da Ewea, l’associazione europea dell’eolico, in uno studio dettagliato.
L’obiettivo è di passare nel 2020 dalle attuali installazioni per 6,4 GW di potenza a 16 GW e di poter così fornire l'elettricità necessaria a 9 milioni di famiglie. Tra i paesi più virtuosi spiccano la Polonia e la Romania che in un solo anno hanno raddoppiato la loro potenza in energia eolica. Appena fuori dalla Ue, un paese molto promettente appare la Turchia, che dai 2,4 GW attuali conta di raggiungerne 20 entro il 2023.
La scommessa dei nuovi paesi dell'Unione appare invece più difficile là dove non esiste una legislazione stabile, come per esempio in Repubblica Ceca, Ungheria e Bulgaria.
La legislazione comunitaria sull'uso delle energie rinnovabili spinge verso il ricorso all'eolico, anche se allo stato attuale la maggior parte degli stati membri dell'Europa centro orientale non ha raggiunto gli obiettivi stabiliti nei rispettivi piani nazionali per l'energia rinnovabile.
A giocare un ruolo importante in futuro saranno poi anche i finanziamenti che le banche commerciali concederanno: anche qui la cui stretta creditizia degli ultimi tempi ha rallentato la corsa delle rinnovabili.