Al via il Consorzio Italiano per l’Agricoltura Circolare
In linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dettati dall’Unione Europea
Ripristinare il rapporto autentico tra agricoltura e ambiente, dove nulla si butta e tutto si recupera, facendolo rientrare in ciclo sotto forma di materia o di energia, e dove il rispetto per la terra e per la salute delle persone è al centro.
Da sempre questo è stato e continua a essere l’obiettivo comune del CMA, il Consorzio Monviso Agroenergia, che nel tempo ha costruito “una filiera agricola che rappresenta un esempio invidiabile di economia circolare”; così definita dal professor Angelo Frascarelli, docente di economia e politiche agricole dell'Università degli Studi di Perugia e membro del Comitato di redazione della rivista Agriregionieuropa.
Il costante impegno profuso dal settore agricolo nella produzione di cibo, nella valorizzazione di scarti e sottoprodotti, nella produzione di energia rinnovabile e di fertilizzanti organici (il digestato) e nella riduzione delle naturali emissioni degli effluenti zootecnici si sta concretizzando in una visione di progetto più strutturata. È arrivato il momento di capitalizzare e mettere a sistema questo grande patrimonio di tecnologie e know-how per indirizzarlo verso un modello economico sostenibile, nel più ampio quadro di riferimento del Green Deal europeo.
FIPER condivide lo spirito dell’iniziativa promossa da CMA che rappresenta all’interno della Federazione il comparto biogas agricolo. Un percorso che rappresenta la naturale evoluzione per la transizione verso un’economia a basse emissioni, in cui le filiere agricole e forestali ricoprono un ruolo di primo piano. Solo un grande sforzo in questa direzione e una corretta comunicazione alle persone, ai consumatori e al decisore politico consentirà al nostro settore di avere, anche in futuro, un forte appoggio e un sostegno per il nuovo sviluppo dell’attività. Questo percorso è fortemente promosso dalla Commissione Europea, la quale ritiene che la filiera del biogas sia un tassello importante e centrale nella futura agricoltura circolare europea, rinnovabile e sostenibile, dove nulla diventa un rifiuto e tutto ritorna un valore, in termini di energia e nutrienti.
Afferma Luca Remmert, neopresidente del Consorzio Italiano per l’Agricoltura Circolare (CIAC): “stiamo già costruendo l’agricoltura circolare, quel sistema virtuoso che le istituzioni mondiali, europee e nazionali si sono prefissate di realizzare entro il 2030. Stiamo già impostando un percorso per diventare sempre più sostenibili, circolari, innovativi, tutelando l’ambiente, le produzioni agricole di qualità e il reddito delle aziende agricole. Stiamo già rispondendo alle richieste di qualità, ambiente, territorio da parte delle persone, dei consumatori.”.
Per proseguire a fare ancora meglio tutto questo, è necessario aggregare tutti gli attori della filiera agroalimentare (aziende agricole, agro industria, imprese dell’indotto), forestale e occorre un “contenitore nazionale” che lavori per unire il settore in questa direzione. Per questo motivo è nato il Consorzio Italiano per l’Agricoltura Circolare, CIAC, e il CMA è uno dei suoi fondatori.