Analisi. Servono 20 miliardi per lo sviluppo delle colonnine elettriche nella UE
Entro il 2030 verranno installate nell'Unione europea 3 milioni di colonnine elettriche pubbliche, più di 300mila delle quali in Italia
Saranno necessari circa 3 milioni di punti di ricarica pubblici per alimentare i 44 milioni di veicoli elettrici stimati nel 2030 per soddisfare gli obiettivi climatici nei trasporti dell’Unione Europea. Il dato arriva dal gruppo di ricerca Trasport&Environment(T&E) ed è 15 volte superiore al numero attuale, pari a 185.000 colonnine. Per l’Italia, lo studio ipotizza un numero superiore ai 300mila punti di ricarica.
Per finanziare i caricabatterie necessari, l'analisi stima che l'Europa avrà bisogno di 20 miliardi di euro nei prossimi 11 anni, o in media 1,8 miliardi di euro all'anno, in investimenti pubblici privati e mirati pari al solo 3% della spesa annuale odierna dell'UE in infrastrutture stradali. T&E sostiene che si tratti di un'opportunità commerciale e il cofinanziamento può provenire dal piano europeo, che sosterrà con forti investimenti sostenibili il New Green Deal europeo. Nel documento si parla anche di alimentazione da casa e sul posto di lavoro, che devono essere prioritarie; inoltre, una quota tra il 20-30% di questi caricabatterie dovrà trovarsi in aree svantaggiate e meno densamente popolate, per garantire a tutti i benefici dei veicoli a emissioni zero.
Per Lucien Mathieu, analista di Transport & Environment, “il Green Deal per i trasporti può avvenire solo con infrastrutture a emissioni zero. Ciò significa investire denaro nella creazione della rete di caricabatterie pubblici, soprattutto a casa e al lavoro, e non nella costruzione di più gasdotti fossili. Finora il numero di punti di ricarica ha tenuto il passo con la domanda, ma l'imminente sovraccarico elettrico deve essere potenziato espandendo notevolmente la rete di ricarica."
Mathieu ha quindi aggiunto che “il passaggio ai veicoli elettrici creerà un'opportunità di mercato per l'industria europea nelle opere di rete e produzione, installazione e manutenzione delle tariffe pubbliche. L'UE deve fare tutto il possibile per combattere l'emergenza climatica sostenendo al contempo i posti di lavoro in Europa".
I trasporti rappresentano il principale problema climatico dell'Europa, rappresentando oltre un quarto (27%) delle emissioni totali di gas serra del blocco. Le auto emettono il 44% delle emissioni di CO2 dei trasporti e il loro impatto è ancora in crescita. Per realizzare l'ambizione del Green Deal dell'UE, l'Europa avrà bisogno del 40% di nuove auto per raggiungere le emissioni zero nel 2030 e dovrà vendere l'ultima auto con motore a combustione entro il 2035 al più tardi.