Biometano: in Inghilterra i famosi autobus a due piani saranno alimentati a metano
Il primo autobus a due piani alimentato con biometano interamente prodotto da scarti alimentari e rifiuti organici entrerà in servizio a Londra il prossimo ottobre
L'Osservatorio Federmetano, struttura di ricerca sul metano per autotrazione, ha fatto sapere che la Reading Buses, una società del trasporto pubblico inglese, presto immatricolerà il primo autobus a due piani alimentato con biometano interamente prodotto da scarti alimentari e rifiuti organici. Il mezzo, che è stato già fornito da Scania ed entrerà effettivamente in servizio entro l’ottobre del 2016, sarà il primo ad entrare in servizio su un totale di cinque che sono già stati ordinati dalla società del trasporto pubblico nelle città di Reading, Bracknell, Newbury e nelle periferie della contea del Berkshire.
In effetti, il periodo per chi volesse passare al metano è favorevole: il prezzo ha iniziato da qualche mese un calo, che dovrebbe continuare anche nei prossimi mesi e che lo rende ancora più competitivo nei confronti degli altri carburanti. La società inglese Reading Buses si è già contraddistinta qualche anno fa per essere stata la prima società di trasporto pubblico al mondo a dotarsi di ben 34 autobus monopiano - pari al 20% della sua intera flotta - alimentati da biometano.
La compagnia inglese pensa che il biometano sia vantaggioso sia dal punto di vista economico che ambientale; nei prossimi anni ha in programma di puntare ulteriormente sui mezzi ecologici. Come spiega il sito della Reading Buses, la sperimentazione del biometano applicato all'autotrazione è la dimostrazione che anche “tutto ciò che è considerato rifiuto può trasformarsi in una risorsa importante, sia per l'ambiente che per il portafoglio”.
“Sempre più operatori di trasporti pubblici - sottolinea Dante Natali, a capo dell'Osservatorio Federmetano - scelgono di passare a mezzi alimentati a metano e, dove possibile, a biometano. Questo perchè hanno effettivamente riscontrato che l'uso di metano riduce le emissioni di sostanze nocive, rende i mezzi più silenziosi e contribuisce a ottenere importanti risparmi nella spesa per il carburante. Se questo avviene all'estero, dove la rete di distribuzione non è diffusa come in Italia, a maggior ragione può avvenire nel nostro Paese, in cui i distributori attivi di metano sono già più di 1.100, una quota che fa dell'Italia il primo paese europeo per presenza di distributori di metano”. Così in un comunicato l'Osservatorio Federmetano.